{{IMG_SX}}Milano, 21 aprile 2008 - Clamorosa frenata di Adriano Galliani sull'affare Ronaldinho. Dopo che, in numerose occasioni, il Milan e il fuoriclasse brasiliano si sono detti vicinissimi a celebrare un matrimonio, oggi la brusca frenata. "Non ho mai detto che eravamo vicini al Barcellona - ha dichiarato ai microfoni di Sky, a margine dell'Assemblea di Lega - una cosa è essere vicini al giocatore un'altra è esserlo alla società. Non so se l'affare si concluderà, le operazioni le facciamo alle condizioni che riteniamo opportune. Se si farà, bene, altrimenti si cambia obiettivo".

Ronaldinho potrebbe comunque arrivare nel campionato di Serie A e Galliani ammette che sul giocatore non c'è solo il Milan: "Ci sono anche altre squadre - ha spiegato - non solo l'Inter.
Comunque è ancora presto".

Il Milan sta rincorrendo l'ultimo posto utile per la Champions League. Il rammarico di Galliani sta in qualche infortunio di troppo che ha frenato la corsa della squadra: "Ci crediamo ma dipende molto dalla Fiorentina. Rimane qualche rimpianto per gli infortuni di Kakà, Inzaghi e Pato che ci hanno frenato in un momento molto particolare del campionato".



INTER


Se per Galliani e il Milan Ronaldinho ora costa troppo, anche il presidente dell'Inter Massimo Moratti fa capire che non e' disposto a 'svenarsi' in un'asta all'ultimo euro. ''Ronaldinho e' caro anche per noi. Non esiste la parola 'caro' per una squadra e non per l'altra. E' caro per tutti''. Moratti ne ha parlato questa mattina ai microfoni di Sky smentendo tra l'altro le voci di una trasferta del figlio Angelomario a Barcellona. ''Sarebbe stata una bella vacanza, ma non credo proprio che l'abbia fatta''.

Lo scudetto adesso e' piu' vicino, ma Moratti non crede sia il caso di parlare di ipoteca. ''No, no. Mancano ancora quattro partite che hanno un grande significato perche' sono tutte difficili contro squadre che hanno necessita' di restare in serie A o di cercare un rilancio come, ad esempio, il derby''.

E di fronte alla suggestiva idea di vincere lo scudetto proprio nella stracittadina, ai microfoni di Sky Moratti reagisce con un sorriso: ''No... A casa del Milan tra l'altro... Credo che sia comunque importante vincerlo, poi va bene in qualsiasi momento. Ripeto: l'importante e' vincere il derby e comunque portarsi a casa il campionato''. E se Carlo Ancelotti ha detto che vorrebbe togliere questa soddisfazione ai nerazzurri, Moratti non si preoccupa: ''Ancelotti e' il tecnico del Milan ed e' normale che dica cosi'''.

Nessun problema neppure per quanto riguarda il periodo di riposo concesso a Ibrahimovic. ''No, invece mi va bene. Si sente piu' tranquillo lui. E' un accordo tra dottori, c'e' un'ottima collaborazione. La cosa importante e' che Zlatan si senta tranquillo'', ha concluso Moratti.