Stilisti sull'orlo di una crisi di nervi. Fuga dalle maison

Troppe pressioni, poco tempo per sviluppare le idee. Il tournover dei designer ormai ha raggiunto numeri da record

Stefano Pilati (Afp)

Stefano Pilati (Afp)

Roma, 21 febbraio 2016 - Stilisti sempre più in fuga verso la libertà. Dal business forsennato, dall'oppressione del marketing che stravolge le grandi maison della moda, dall'ossessione di sfornare collezioni a comando, una dietro l'altra, spesso senza molto significato e nessuna riflessione estetica. La fretta non aiuta la Moda. Gli atelier per alcuni si sono trasformati in prigioni dorate, meglio mollare. E non importa se si è all'apice del successo, anzi, sembra proprio una condizione sine qua non. Il tournover dei designer ormai ha raggiunto numeri da record. Creativi sull'orlo costante di una crisi di nervi, pronti a svoltare e a cambiare vita, abbandonando i riflettori della passerella per concentrarsi su linee di nicchia o proprie grandi passioni. Possono farlo anche in modo spensierato, visti gli ingaggi milionari e gli stipendi altrettanto magnifici, anche più di due milioni di euro l'anno...

L'ultimo rumors nella saga sempre più soap opera riguarda Hedi Slimane, lo stilista di padre tunisino e madre italiana di 47 anni, che starebbe per lasciare Saint Laurent (marchio del mito al quale si è permesso di togliere dal logo il nome Yves, tanto è benvoluto dai vertici del Gruppo Kering dei Pinault) che pure in un pugno di anni ha rilanciato alla grandissima: troppo stress, meglio starsene con meno impegni a Los Angeles dove vive e ha costretto a traslocare tutto il team stilistico da Parigi, meglio tornare a dedicarsi alla fotografia come ha già fatto in passato quando ha lasciato all'apice della gloria il trono di Dior Homme. Protetto prima da Pierre Bergè ai tempi dell'immenso Yves, Slimane gode da sempre della stima e dell'amicizia di un altro mostro sacro del fashion come Karl Lagerfeld che invece, nonostante l'incalcolabile età, resta attaccato all'universo di Chanel come non mai. E già si dice che al posto di Hedi da Saint Laurent potrebbe arrivare l'italo-belga Anthony Vaccarello, famoso per la sua moda tutta glam tra spacchi e minigonne, stilista molto amato da Donatella Versace che l'ha voluto direttore creativo della sua Versus.

Ancora nessuna nuova invece da Dior, dopo l'addio per eccesso di collezioni e troppe pressioni da business da parte di Raf Simons che pure stava facendo molto bene: “Non ho tempo per le idee, per raccoglierle e svilupparle” ha detto Raf che da Parigi si è trasferito a vivere anche lui a Los Angeles per concentrarsi sulla collezione che porta il suo nome. Nell'atelier di Avenue Montaigne dove ha dominato Christian Dior adesso lavora il team interno, ma dopo la infelice prova della recente haute couture di gennaio i tempi sono maturi per un cambio: potrebbe essere Alber Elbaz il successori di Raf?

Chissà, di certo lo stilista israeliano che fa abiti da poesia è stato licenziato e in malo modo dalla magnate taiwanese Shaw Lau Wang, proprietaria della maison Lanvin che pure Elbaz ha rilanciato. Si parla molto anche dell'inglese Phoebe Philo da molti anni in Cèline e anche lei pronta a un nuovo salto di griffe. Negli ultimi giorni a bordo passerella a NY si vociferava di uno altro spostamento, stavolta in casa Calvin Klein con l'uscita del brasiliano Francisco Costa e l'arrivo (speriamo!) di Raf Simons.

Di certo c'è stato neanche un mese fa l'addio di Stefano Pilati da Ermenegildo Zegna dove era arrivato tre anni fa: dopo la bella collezione d'alta moda per Zegna anche Pilati getta la spugna e torna a Berlino, dove vive, per riflettere sul futuro. Al suo posto nella grande casa della famiglia di Trivero è arrivato il bravo Alessandro Sartori che ha lasciato Berluti (dove ora potrebbe arrivare Alexander Matiussi) appunto per Zegna dove aveva cominciato con la collezione Z Zegna.

Fuga dello stilista anche da Brioni con l'uscita repentina di Brendan Mullane. Resiste alla grande da Maison Margiela l'imprevedibile John Galliano, imperatore dello stile nonostante i suoi eccessi: è stato il miglior acquisto del gruppo OTB di Renzo Rosso che ha in scuderia per Diesel un astro d'eccentricità come Nicola Formichetti. Ora per le prossime sfilate parigine c'è molta attesa per il debutto da Balenciaga di Demna Gvasalia, che è anche a capo di un brand indipendente di nicchia ma a tutto fashion come Vetement.