ROBERT DE NIRO ATTENDS THE 2015 NATIONAL BOARD OF REVIEW GALA AT CIPRIANI 42ND STREET ON JANUARY 5, 2016 IN NEW YORK CITY. 275884, B4575_275884, B4575, DSC_8402, %_ B4575 _%

New York, 28 marzo 2016 - E alla fine, travolto da polemiche e critiche su vari fronti, Robert De Niro ha deciso la linea della prudenza:  ha ritirato dal Tribeca Film Festival di New York (di cui peraltro è fondatore) il film-documentario sull'autismo, che collega la malattia alla somministrazione di vaccini. Teoria molto controversa e che circola da tempo, anche sul web, tra rilanci e smentite. La pellicola avrebbe dovuto essere presentata il 24 aprile.  Un passo indietro che stupisce, quello di De Niro, che aveva presentato la scelta di includere il documentario nel festival come un atto di coraggio e anche necessario per sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema a lui caro per dolorose vicende familiari. Ma alla fine, dopo aver considerato con maggiore attenzione la pellicola, De Niro ha ammesso che è stato ritenuto opportuno rinunciare alla proiezione. Il film in questione,  intitolato 'Vaxxed-From Cover-Up to Catastrophe ', era stato realizzato da Andrew Wakefield, un ex medico britannico il cui lavoro è stato a più riprese al centro di polemiche. Fin dal 1998 Wakefield sostiene l'esistenza di un legame tra la somministrazione di vaccini e autismo e negli anni ha intensificato il suo lavoro di ricerca e di attivismo su questo tema, ma i suoi metodi sono stati spesso oggetto di critiche. Wakefield aveva anche pubblicato il suo studio sulla influente rivista medica britannica The Lancet, ma questo fu poi  ritirato in seguito all'emergere di di dubbi scientifici. Infine il medico si è visto revocare la licenza a operare nel settore medico in seguito a problemi di conflitto di interessi e violazioni etiche.  De Niro ha spiegato: "La mia intenzione proiettando questo film era di fornire un'opportunità di discussione su un tema profondamente personale per me e la mia famiglia. Ma dopo giorni di riflessione, insieme con la squadra del Tribeca Film Festival ed esponenti della comunità scientifica, non crediamo che possa approfondire o contribuire alla discussione".  Il fatto è, racconta l'attore 72enne per la prima volta in modo tanto esplicito, che "Grace ed io abbiamo un figlio affetto da autismo. Crediamo sia fondamentale che tutti i temi riguardanti le cause di autismo vengano discussi apertamente ed esaminati". Poche ore dopo la marcia indietro.

Cinema

New York, 28 marzo 2016 - E alla fine, travolto da polemiche e critiche su vari fronti, Robert De Niro ha deciso la linea della prudenza: &nbsp;ha ritirato dal Tribeca Film Festival di New York (di cui peraltro è fondatore) il film-documentario sull'autismo, che collega la malattia alla somministrazione di vaccini. Teoria molto controversa e che circola da tempo, anche sul web, tra rilanci e smentite. La pellicola avrebbe dovuto essere presentata il 24 aprile.&nbsp; 
Un passo indietro che stupisce, quello di De Niro, che aveva presentato la scelta di includere il documentario nel festival come un atto di coraggio e anche necessario per sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema a lui caro per dolorose vicende familiari. Ma alla fine, dopo aver considerato con maggiore attenzione la pellicola, De Niro ha ammesso che è stato ritenuto opportuno rinunciare alla proiezione. Il film in questione, &nbsp;intitolato 'Vaxxed-From Cover-Up to Catastrophe ', era stato realizzato da Andrew Wakefield, un ex medico britannico il cui lavoro è stato a più riprese al centro di polemiche. Fin dal 1998 Wakefield sostiene l'esistenza di un legame tra la somministrazione di vaccini e autismo e negli anni ha intensificato il suo lavoro di ricerca e di attivismo su questo tema, ma i suoi metodi sono stati spesso oggetto di critiche. 
Wakefield aveva anche pubblicato il suo studio sulla influente rivista medica britannica The Lancet, ma questo fu poi &nbsp;ritirato in seguito all'emergere di di dubbi scientifici. Infine il medico si è visto revocare la licenza a operare nel settore medico in seguito a problemi di conflitto di interessi e violazioni etiche.&nbsp; De Niro ha spiegato: "La mia intenzione proiettando questo film era di fornire un'opportunità di discussione su un tema profondamente personale per me e la mia famiglia. Ma dopo giorni di riflessione, insieme con la squadra del Tribeca Film Festival ed esponenti della comunità scientifica, non crediamo che possa approfondire o contribuire alla discussione".&nbsp; Il fatto è, racconta l'attore 72enne per la prima volta in modo tanto esplicito, che "Grace ed io abbiamo un figlio affetto da autismo. Crediamo sia fondamentale che tutti i temi riguardanti le cause di autismo vengano discussi apertamente ed esaminati". Poche ore dopo la marcia indietro.

De Niro: "Ho un figlio affetto da autismo". Annuncia e poi ritira un film

La controversa pellicola era in programma al Tribeca film festival e collega la malattia alla somministrazione di vaccini

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