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Vettel-Leclerc, venerdì di passione nel desertoLeo Turrini - 28 marzo 2019

Sarà un lungo week end.

Ringrazio quanti mi scambiano simpaticamente per un oracolo: al bar o dal benzinaio o sul treno, dal lunedì post Melbourne raccolgo richieste di spiegazioni, invocazioni, persino appelli…umanitari!

E’ il bello della passione.

Francamente non posso che ripetere concetti già espressi nell’immediatezza del flop australiano e li lascio qui a futura memoria.

  1. La Rossa della prima gara era incredibilmente lontana dalle aspettative. Troppo brutta per essere vera.
  2. Se invece quella fosse la verità, ci sarebbe da sprofondare nella tristezza.
  3. Più o meno, questa SF90 appartiene all’ingegno dello stesso gruppo di lavoro che aveva confezionato le due vetture precedenti, le quali vetture per periodi non brevi lottarono con la Mercedes ad armi pari. E’ vero, manca il mio amico Simone Resta e ho detto in tempi non sospetti cosa pensavo del suo passaggio in Alfa, buona cosa per lui ma non per la Ferrari.  Ma insomma, un ottimo ingegnere in meno non giustificherebbe un disastro, se disastro fosse.
  4. Tra una stagione e l’altra le regole tecniche sono state modificate un poco, non stravolte. Un fallimento completo sarebbe inspiegabile.
  5. Mi dispiace che la mia amica Luisa, che qui saluto, abbia frainteso. Io non sono negativo, ho grande simpatia per la squadra Ferrari e spero abbiano compreso sul serio cosa non ha funzionato in Australia. Ma, proprio perchè sono trasparente, non è che se a Melbourne arriviamo after the music, cioè dopo la musica, eh, mica posso narrare che è stato un buon avvio, su.
  6. Il Bahrein è una buona verifica. Il tracciato non inganna (secondo me, peraltro, non ingannava nemmeno l’Albert Park). Se la Ferrari è quella di Barcellona, se la gioca. Se se la gioca (che non significa vincere a mani basse, vediamo di capirci bene) allora le prospettive si fanno piacevolmente interessanti.
  7. Non metto le mani avanti se scrivo che un anno fa dopo due Gran Premi Vettel aveva in tasca due vittorie. E’ finita come è finita. Cioè, a costo di sembrare noioso, insisto: ci vorrebbe sempre un po’ di pazienza, così almeno potrei bere un cappuccino, leggere un giornale sul treno o fare rifornimento senza dover rispondere sempre alla stessa domanda…
  8. Mi pare che sia Vettel che Leclerc nelle dichiarazioni del giovedì abbiano reso dichiarazioni condivisibilissime.
  9. Sono curioso di scoprire fino a che punto oserà spingersi Bottas.
  10. Buone prove libere.