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Vettel è il fidanzatino di FrozenLeo Turrini - 27 febbraio 2018

Non me la prenderò con il meteo: Giove Pluvio è innocente. Semplicemente, la clamorosa ondata di freddo viene a confermare l’assurdità di regole che prevedono 8 (otto) giorni di test precampionato. Quattro a pilota. Cioè per chi governa la Formula Uno è normale che se poi fa brutto un driver arrivi al debutto stagionale con una o due sessioni di prove in pista.

Tracimando di indignazione, mi limito a segnalare che per ora Vettel sembra il fidanzatino di Frozen ma è difficile capirci qualcosa quindi beccatevi il reportage numero due del valoroso (e intirizzito) cloggaro Marco Santini, che ancora ringrazio.

SANTINI SCRIPSIT.

Al mio arrivo al Montmelo mancavano solo i pinguini (e non sto parlando di Jean Todt).E così anche i piloti per parte della giornata se ne sono restati a lungo in letargo.

Ma ciò che ci interessa davvero è che Seb Vettel è stato oggi il più veloce tra i ghiacci, rifilando a Bottas quei tre decimi che giusto ieri immaginavo potessero essere facilmente ribaltati. Allo stesso modo in cui invitavo a non disperarsi, invito oggi alla cautela: non è ancora venuto il tempo di dire se la Ferrari sarà o meno in grado di vincere a Melbourne, ma le indicazioni in tal senso sono sicuramente positive. Su tre punti in particolare voglio soffermare il mio cauto ottimismo.

Il primo è quello più banale relativo al chilometraggio: 98 giri senza problemi di affidabilità, nonostante le temperature anomale, sono sempre un bel segnale. E ci metto dentro anche prove di pit stop, prove di partenza in fondo alla corsia box, ed un programma serrato dovuto all’assenza forzata della pausa pranzo (a questo proposito permettetemi una menzione d’onore all’hospitality Pirelli: grazie di esistere).

Il secondo riguarda la prestazione, che non è chiaramente valutabile in senso assoluto ma diventa interessante in ottica gomme. Mi spiego meglio: mi si dirà che l’1:19.6 di Sebastian è stato ottenuto con gomme soft, contro l’1:19.9 di Valtteri con le medium. C’è però da segnalare, fuori dalla tabella dei best lap, un promettente 1:20.1 ottenuto dal tedesco con le bianche. Risulta quindi chiaro come la Rossa sembra aver trovato subito un buon bilanciamento a prescindere dal tipo di pneumatico, e che i tempi risultino allineati a quelli della Mercedes.

Il terzo, è legato a ciò che ho visto personalmente in curva 7 dopo la (mancata) pausa pranzo, quando ho avuto modo di confrontare direttamente il comportamento di Ferrari e Mercedes. La vettura di Vettel mi è sembrata particolarmente ordinata, riuscendo ad approcciare la curva con una traiettoria molto pulita. Al contrario, la monoposto di Bottas si scomponeva in entrata per poi riaprire subito il gas con una leggera derapata. Non una enorme differenza, ma comunque ben visibile anche ad un non esperto di tecnica quale il sottoscritto.

In ogni caso, è stato lo stesso Seb a far saggiamente notare ai cronisti che l’importante oggi era che tutto funzionasse e che per il resto c’è ben poco di indicativo. Resta il fatto che io nel dubbio, tra essere primo e ultimo, ehm ehm, preferisco sempre la prima opzione. Quanto ai cronisti appena nominati però, ahimè non ero tra essi. Il buon Antonini (o chi per lui) ha deciso di anticipare il momento interviste di Sebastian di diversi minuti rispetto a quanto schedulato: così facendo, al mio arrivo, Vettel era già passato dai microfoni alle foto con i tifosi (passaggio molto apprezzato dal pubblico e che ci tengo a sottolineare poiché non dovuto né scontato).

Dalla riscossa rossa a quella probabile bianca di domani, dove per bianco intendo il candore della neve che ha cominciato a scendere nel corso della serata. Il rischio che la sessione venga annullata pare essere abbastanza alto a giudicare dalle previsioni meteo e da ciò che vedo alzando il naso all’insù (ci butto un occhio tanto per non fare come chi, ai bei tempi, dal muretto si affidava solo a Meteo France).

Ringrazio nuovamente Leo, per avermi concesso questo spazio, e tutti quelli che già ieri sera hanno commentato qui sotto facendomi complimenti, domande o critiche costruttive. Vi ricordo che per chi volesse seguire i miei deliri dalla pista mi può leggere su F1Sport.it e su Twitter dove tenterò di fare il livetweeting (una di quelle cose che piace tanto ai giovani) dell’eventuale sessione.