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Vengo dopo il Gp (by Duchessa)Leo Turrini - 28 aprile 2022

Come promesso…

Dopo ogni gara, ospito l’analisi tecnica, a me oscura, del professore Duchessa.

La rubrica si intitola…

Vengo dopo il GP

DUCHESSA SCRIPSIT

Perché a Imola Red Bull ha ribaltato Melbourne mentre Ferrari…

Verstappen e Perez hanno regalato alla Red Bull una doppietta che rimette prontamente in carreggiata il team nelle classifiche. Non può essere una totale sorpresa perché, nonostante la facile vittoria di Leclerc a Melbourne, abbiamo detto che questo sembra un mondiale che può regalare dei ripetuti botta e risposta. Max e Charles sono sul 2-2, palla al centro.

Red Bull sta guarendo dal sottosterzo.

I tecnici di Adrian Newey hanno rotto gli indugi e introdotto un primo step per diminuire il peso dell’auto. RedBull ha quindi accorciato il divario dalla Ferrari in termini di peso, da quanto sappiamo di 3/4 kg.

Questo aspetto ha molteplici conseguenze, vediamo quali.

La prima è quella di avere un vantaggio diretto di circa 1 decimo sulla prestazione globale sul giro, che non è poco in una lotta di questo genere.

La seconda, riguarda una migliore ottimizzazione del carburante per poterne risparmiare leggermente meno, così da usare il motore termico in modalità alta più a lungo, se necessario.

La terza è la possibilità di aumentare il carico dalle ali posteriori perché si può zavorrare di più l’anteriore e ridurre il sottosterzo. Questo punto ha consentito a Verstappen e in misura minore Perez (perché va sempre più scarico di Max) di sentire bene l’anteriore e limitare lo scivolamento.

In ultimo, la cura dimagrante è un aggiornamento che non ha bisogno di tempo per essere compreso da tecnici e team. Funziona e basta. Se ricordate la stessa cosa è successa nei test in Bahrain, dove la RB18 ha avuto un netto miglioramento, quasi 5 decimi, rispetto alla versione primordiale di Barcellona.

Ferrari ha faticato, oltre la sfortuna anche errori dei piloti.

Sainz nelle qualifiche e Leclerc in gara hanno compiuto due errori che hanno pesato molto nell’economia del risultato generale. Non c’è da farne un dramma s’intende, ma sono punti che potrebbero pesare, così come i ritiri subiti da Verstappen.

Sainz aveva già a bordo la nuova Power Unit rinforzata, purtroppo non si è potuto rilevare la comparazione effettiva con Leclerc, il quale ha corso con potenza leggermente tagliata per preservare il degrado del suo motore che sta girando dal Bahrain. L’unità 1 deve essere usata nelle prossime prove libere a partire dal weekend di Miami.

Ovviamente siamo nell’ambito delle ipotesi, tuttavia con un po’ di potenza in più si poteva usare forse maggiore incidenza con le ali (come fatto a Melbourne tra venerdì e sabato) e centrare un setup meccanico più aggressivo, cioè un po’ meno morbido sulle gomme, aumentando la percorrenza delle Varianti Tamburello e Villeneuve. Prevenendo il graining e infine limitando il porpoising davvero accentuato in rettilineo.

Tutto questo considerato, c’è di buono che Leclerc e la F175 – peraltro non ancora evoluta – in condizioni non ideali avrebbe potuto battere lo stesso la Red Bull di Perez, molto forte a Imola.

Continua il buio in Mercedes nonostante un ottimo Russell, il quale si è inventato una bella gara. Bottas arrivatogli in coda avrebbe potuto stupire maggiormente con un pit stop normale, stavolta era lui chiaramente la terza forza in gara con Norris. Torna un po’ indietro Alpine quando serve carico aerodinamico.

Appuntamento a Miami dove Ferrari porterà le nuove ali più efficienti e altri adattamenti da basso carico, torneranno anche i Cv necessari a contrastare l’efficienza delle RB18.

In attesa delle novità di Barcellona…