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Si fa presto a dire BottasLeo Turrini - 7 settembre 2021

Si fa presto a dire Bottas.
Anche io non di rado ho ironizzato sulle attitudini da maggiordomo del personaggio.
Ci stava e ci sta di dire che Nico Rosberg aveva un altro approccio alla Mercedes bis.
E infatti ha vinto un mondiale.
Ma è anche giusto aggiungere, pro Bottas!, che Lewis è un compagno scomodissimo.
Un po’ come Schumi, che in senso buono bullizzava il team mate facendogli capire in fretta che non c’era trippa per il secondo gatto di casa.
Alla luce di tale consapevolezza, i nove primi posti di Valterino e le non poche pole inducono quasi ad una riabilitazione postuma del personaggio.
Poteva fare meglio? Forse.
Toto Wolff gli avrebbe consentito di fare meglio? Certamente no.
Bottas è stato importante nei successi Mercedes? Sicuramente, soprattutto per il modo in cui ha accettato, talvolta, persino il ruolo di chicane mobile.
Ora sono curioso di vedere come si comporterà Russell nel 2022.
Fra lui, Verstappen, Leclerc e Norris faranno sì e no cento anni in quattro.