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Se Perez fa il BarrichelloLeo Turrini - 13 giugno 2021
  1. Si narra che i vertici Red Bull non abbiano poi tutta questa fretta di prolungare il contratto di Sergio Perez.
    Scegliendo il messicano, che sta in F1 da una vita, i Bibitari si sono rimangiati un loro dogma. Allevavano i piloti nel…pollaio di casa e mettevano a frutto l’investimento.
    Sicuramente Perez sta dando un senso alle ambizioni di “gruppo” del team.
    Credo che su Sergio abbia detto una cosa giusta Ross Brawn. Ha spiegato il Mangiabanane della Ferrari che fu: il messicano si era scottato con l’infelice esperienza in McLaren, ma poi è stato bravissimo a ricostruirsi una carriera.
    Una carriera, comunque magnifica!, forse da Barrichello.
    Dando per scontato il valore assoluto di Verstappen, non c’è dubbio che Perez possa garantire a Max un solidissimo aiuto nel titanico duello con Hamilton.
    Baku ne ha offerto la testimonianza, al di là del verdetto finale. Quando l’olandese era in fuga, Sergio ha fatto mangiare la polvere a Lewis.
    Pochi ne hanno memoria, eppure Barrichello fu prezioso in almeno due imprese iridate di Schumi, il 2000 e il 2003.
    Nel 2000, senza l’incredibile assolo di Rubens ad Hockenheim, beh, non so se Michael sarebbe riuscito ad evitare una crisi isterica.
    E nel 2003, fra Silverstone e Suzuka, il brasiliano fu di nuovo decisivo.
    Aggiungo che non di rado, con perfetto cinismo, Toto Wolff ha utilizzato Bottas come…chicane mobile per infastidire i rivali di Hamilton.
    Non so se Perez verrà “speso” allo stesso modo dai capi Red Bull.
    Ma, se lo gestiscono bene, stavolta vedremo un film diverso.
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