Due o tre cose prima di lasciare spazio sotto a chi volesse ragionare di motomondiale nell’arco del week end.
Tra una settimana, ora più ora meno, saremo già in atmosfera pole all’Albert Park di Melbourne.
Intuisco e comprendo l’inquietudine di tanti ferraristi.
E’ anche la mia, ovviamente.
Non bisogna confondere la passione con la verità.
A volte stanno insieme e ci piace.
A volte no e ci dispiace.
Io penso, banalmente, che un campionato lungo ventuno Gran Premi non possa essere valutato sulla base di una sola gara.
Penso che a Maranello abbiano la necessità di comprendere in pieno il potenziale della loro macchina, della SF71H.
Non ci sono misteri e non ci sono segreti.
Quanto al Motomondiale, l’eternità di Rossi è una suggestione però sarebbe interessante verificare, anche qui, tra noi, quanti davvero ritengano possibile la Mission Impossible, cioè la sua sognata Decima.
Dove sta il confine tra la passione e la realtà?
Comunque, auguri a Vale, alla Ducati di Dovi.
Nonchè, ora et semper, alla Rossa.