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Quell’incrocio tra Vettel e LeclercLeo Turrini - 12 settembre 2018

Alcune considerazioni spicciola pre Singapore e post scambio Carletto Kimi.
1. Povero Marchionne. Visto che non può più parlare, gli si attribuisce di tutto. Da vivo, tutti zerbinati. Da morto, mancano solo le interviste dalla tomba. Che tristezza.
2. Casualmente, io lo so cosa Marchionne pensava di Raikkonen e di Leclerc. Magari qualcuno me lo farà dire quando sarò in Purgatorio (niente inferno per un ferrarista, abbiamo sofferto troppo qua sulla terra).
3. La vera scommessa sul 2019 riguarda la combinazione Vettel Leclerc. Non è un mistero: Seb si era pubblicamente espresso a favore della permanenza del Santo Bevitore.
4. Cioè, Vettel preferiva una soluzione. La Ferrari ha scelto diversamente. Ne aveva diritto e non c’è nulla di male. A patto di saperlo.
5. Vettel non è solo molto bravo. È anche molto intelligente. Conosce la storia. A Schumi avrebbero dato un compagno in presenza di un gradimento di Michael per un’altra soluzione ? Rispondete voi.
7. Questo non significa che le cose non funzioneranno. In Ferrari pensano anzi che a Seb farà bene lo stimolo di un compagno fresco, giovane, affamato. In teoria sono d’accordo, poi dipende da come saranno gestiti i delicati equilibri interni.
8. Ho fiducia in Maurizio Arrivabene. So che qui sotto non di rado rimedia critiche ferocissime ma Io tutta questa commedia degli errori, nella gestione della stagione Ferrari, ecco, io non l’ho vista e chiedo scusa. Sara colpa della cornea trapiantata.
9. Possibile che nessuno, tra i miei amici cloggari anti raikkoniani, si chieda chi pagherà due anni di ingaggio a Kimi e perché? O pensate che paghi la Sauber? Non vi viene in mente che…(non dite che sono criptico, su, congiungete i puntini e il disegno apparirà).
10. Da domani parliamo solo di Sing Sing. In teoria, ci sarebbe ancora un mondiale da vincere.
Con Vettel.