Ringrazio quanti, intervenendo qua sotto o semplicemente leggendomi, stanno condividendo la malinconia di un vecchio ferrarista come me.
Siamo, siete davvero tanti. E siamo sull’orlo della depressione.
Vabbè.
Parlando d’altro, mi dispiace che Jonathan Giacobazzi, dopo dieci anni spesi nel cuore del reparto corse, abbia deciso di uscire dall’azienda. Non è un tecnico, non c’entra con la (in)efficacia della monoposto. In compenso, assicurava alla Rossa un generoso, manageriale contributo di passione. Una passione che veniva da lontano, dai tempi in cui la sua famiglia sponsorizzava Gilles Villeneuve.
Peccato, è una perdita.
Ed è una perdita, ne scrivo perché alcuni tra voi me lo hanno chiesto, l’addio di Ginone Rosato.
Anche qui, attenzione!, non si tratta di un ingegnere. Quindi siamo sempre su un terreno estraneo alle prestazioni della macchina. Gino si occupava di “politica” nel senso buono del termine. Non condivideva più le scelte della proprietà. Amen.
Ovviamente sono sicuro che ritroveremo entrambi ai box, con altre divise.
Un’altra cosa.
Ho iniziato, grazie alle iniziative corsare di Ricccris e del delirante Roli, gli incontri con gruppi di cloggari.
Ce ne saranno altri. Ho già detto di non avere preclusioni. E a breve ospiterò qui il report di un mio amico pazzoide che…
Ps. Dell’Arabia Saudita parlerò al momento giusto.