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Perché amiamo Kimi Raikkonen (forever)Leo Turrini - 6 ottobre 2020

C’è una ragione.

A me piace ospitare vostri interventi in vetrina perché credo che interagire, come dicono quelli bravi, questo sia.

Offrire una piccola ribalta ad interlocutori che meritano il salotto di casa mia.

Aggiungo che in questo periodo fra giornali-tv-radio-web sono un po’…sommerso. Pare si siano passati parola: ehi, ‘sto tizio tra breve schiatta, approfittiamone fin quando è ancora vivo!

Va bene.

Al Nurburgring il mio amico Kimi Raikkonen diventerà il pilota con più Gp disputati nella storia della Formula Uno.

Ecco come si appresta a vivere l’evento un suo devoto, il cloggaro Mazgiorg. Che anticipatamente ringrazio.

MAZGIORG SCRIPSIT.

Comincia a piovere…ma prima di scapparmene con il nuovo libro autografato, il Nume mi chiede un contributo.
Si, mi tocca…ma con piacere e senza indugio.

Già, si parla di lui. E non che non se ne sia già parlato, eh….anzi, se ne parla da vent’anni ormai…
E ovviamente, lo faccio con malcelato orgoglio.
Infatti, l’occasione è particolarmente ghiotta perché all’Eifel (ho verificato e non è a Parigi) ci si appresta a festeggiare il record in solitaria di partecipazione ai GP di Mr. Kimi Raikkonen.
Incombe la sagoma del rientrante e candido asturiano, è vero. Ma questo non è certo il momento di imbruttirmi…

Orbene, le statistiche confermano che il nostro detiene anche il primato di KM percorsi, numero di giri e GP conclusi, nonostante l’assenza nel biennio rallystico…ma questi sono “solo” numeri, di cui l’amante del mottarello potrebbe non essere nemmeno a conoscenza.

Alzi la mano chi, da quel lontano e secretato debutto in Sauber, avrebbe immaginato una tale longevità sportiva?
La realtà è che stiamo parlando di un pilota dal talento cristallino e un personaggio unico, forse l’ultimo uscito dallo stampino…clamorosamente amatissimo dai veri appassionati delle corse, che percepiscono il valore del driver e la statura del personaggio e non mancano di trasmettergli il proprio calore in ogni occasione.
Niente male per l’Eroe fallibile, al cospetto della perfezione che pare pervadere il Motorsport e che stride con l’immagine del “bollito” (a metterla bene..) propagandata da innominabili archetipi degli attuali odiatori.

Aggiungiamoci pure, ahinoi, che si tratta dell’ultimo Iridato di Maranello…duole (ma giova..oh, se giova..) ricordarlo.

Un “misero” titolo mondiale, si dirà…e pure preso per i capelli, per questo asso del volante, addirittura regalatogli dal compagno (secondo la narrazione più ilare eppur facilmente smontabile..). Poca cosa al cospetto di celebrati pluri-vittoriosi.
Avrebbe potuto vincere di più, magari arso dal sacro fuoco della competizione? Forse sì, chissà..ma avrebbe dovuto fare violenza alla sua rara correttezza e magari anche al suo motto “a me piace guidare”..Sarà pure così ma di sicuro la sfiga corse in bagno, quel 21 ottobre!
Ah, che giornata quella! Bel regalo di compleanno, per noi bilance.

Evidentemente, il suo atteggiamento scevro dalle regole non scritte di un circus in caduta libera avrà contribuito a confondere qualcuno sul reale valore di quell’impresa, che apparve tanto inattesa quanto, evidentemente, banale, quasi gratuita…ma che oggi risulta beffarda.

Esatto, il “misconosciuto”…oppure il ”disposable”…tant’è che mi preme rammentare l’improvvida promessa del fu presidente Ciuffo sotto il podio in tripudio di Rio 2007. Magari si finì col pregiudicare il bis nel 2008.
Ma queste sono solo bazzecole, quisquilie e pinzellacchere, chissenefrega!

Costui si gongola il monotitolo conquistato secondo il suo adorabile modus vivendi, non muto bensì silenzioso, serafico..dai sorrisi dispensati con buona pace del suo aplomb facciale..
E la sua Rossa campeggia al termine del filotto mondiale nel salone del Museo a Maranello…alla faccia del cognome storpiato da qualche genio, quel Raikonnen che faceva bella mostra di sé nella Disney Ferrari di Abu Dhabi.
Dettagli trascurabili per il finnico, altresì legato alla Rossa a doppia mandata.

Lunga vita al marito della Minttu, allora!
Me lo godo anche nell’abitacolo dell’Alfa…o come cavolo si chiama (semi cit.)..mi faccio bastare anche uno spot in tv!

Ovviamente, speriamo ci faccia compagnia anche nel 2021. Magari, chiudendo la carriera facendo da chioccia a Schumi Jr.: il figlio di Michael non potrebbe avere migliore mentore e Kimi avrebbe modo di sdebitarsi per gli endorsement ricevuti a suo tempo dal padre…ce ne sarebbe abbastanza per commuoversi.

In attesa del prossimo team radio.

Aspettando Robin.