custom logo
Mistero gommato avvolto nell’enigma franceseLeo Turrini - 21 giugno 2018

Di Leclerc e di Raikkonen abbiamo parlato quando era tempo, in questa amena sede.

Più interessante, almeno dal mio modestissimo punto di (s)vista, è quello che può accadere nei 3-Gp-3 che ci aspettano nel giro di sedici giorni.

Qui si decide tanto, in chiave iridata.

Non dico tutto, perchè dopo Silverstone nemmeno saremo a metà stagione.

Ma tanto sì.

Sensazioni (a pelle e a perdere, eh).

In Ferrari ritengono di avere risolto i guai con la gomma da battistrada limato, sperimentata infelicemente in quel di Barcellona.

Io aspetto il responso dell’asfalto, perchè la memoria del flop in salsa catalana resta molto dolorosa.

S’intende che se al Paul Ricard tutto fosse a posto, uhm, allora certe prospettive diventerebbero assai stimolanti.

In Mercedes sono nervosi e non per le gomme.

Ho trovato interessante una recente intervista di Lewis Hamilton, nella quale il campione in carica ribadiva di essere stufo di correre in difesa. E in effetti, se togliamo appunto Barcellona, la Freccia d’Argento dominante non è stata mai, a dispetto di una classifica sin troppo generosa.

Vediamo, per me questo Gran Premio francese somiglia ad un mistero avvolto nell’enigma, per tanti motivi.

Spazio sotto per le libere.