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L’ultima lezione della Red BullLeo Turrini - 26 aprile 2021

La scorsa settimana è arrivata la notizia che Red Bull affiderà ad un ingegnere di scuola Mercedes la gestione dei motori presto lasciati in eredità da Honda.

A commento della news, debutta in questo ameno sito un prestigioso personaggio attivo sul fronte attuale della Formula Uno.

Usa uno pseudonimo per ovvie ragioni e io non rivelerò l’identità di Petrol Head, così si firma, nemmeno sotto tortura.

Buona lettura (e…migliore interpretazione!)

PETROL HEAD SCRIPSIT

“Ben Hodkingson diventa responsabile tecnico della nuova divisione PU di Red Bull.

Ben è bravo.
Tipo solido, quadrato.
Vedendolo, viene in mente un giocatore di rugby.
Da pacchetto di mischia.

Troppi anni fa, fresco ingegnere di sviluppo, Ben scendeva in officina a fare le prove di serraggio delle viti di biella.
Chiave dinamometrica SPS (immortale), sensori allungamento viti, lap top (quelli di allora).
Le prove le conduceva da solo, senza supporti, e le faceva giuste.
Niente cedimenti di biella o allentamenti sospetti.

Chi fa umilmente queste (ed altre) cose impara e con il tempo diventa, appunto, bravo.
È la trafila.

Ha fatto tanti anni con i vincenti del ciclo attuale. Adesso ha evidentemente deciso che la sfida lattinara vale il rischio di lasciare il partito tutt’ora più forte.

Se le Lattine lo prendono, vuol dire che fanno molto sul serio anche con la PU. Honda è certamente un’ottima base di lavoro, ma li bisogna tirare su tutto da nuovo.

E poi non si puó stare fermi: bisogna progredire, ci saranno versioni nuove, nuovi regolamenti.
E Maaxdam fa pressione…

Non ultimo, il nostro va a Milton Keynes.
Città posh e molto vivibile, pianificata ispirandosi alla garden city, concetto di un coraggioso ed innovativo pianificatore urbano inglese, Ebezener Howard.

Appunto. Innovare, pianificare…”.