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Leclerc, Sainz e la trappola di BakuLeo Turrini - 3 giugno 2021

Leclerc e Sainz hanno detto che a Baku si riproporranno i valori soliti.

Sono stati onesti.

Ma è pur vero una volta la Mercedes in Azerbaigian è stata battuta. Da Ricciardo con la Red Bull nel 2017, in quello che era il primo Gp con l’etichetta di una ex repubblica socialista sovietica (in verità a Baku si era corso anche nel 2016, ma la gara venne denominata Gran Premio d’Europa).

Stavolta vediamo se a Bottas si stacca la ruota al pit stop, ferma restando la guerriglia dietro le quinte tra i Bibitari e Toto Wolff.

Ps. Grazie agli amici che hanno contribuito alla conquista del premio Selezione Bancarella Sport da parte del libro che ho dedicato alla famiglia Panini e alla montagna di sogni che ci hanno regalato con le loro figurine. Compresa l’ultima che stamparono prima di vendere l’azienda nel 1988.

Era dedicata ad Ayrton Senna.

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Baku, l’ultima frontiera della Formula 1