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Leclerc e Vettel, la Ferrari non è la BBCLeo Turrini - 29 settembre 2019

Radio Nowhere (Bruce Springsteen).
Radio Gaga (Queen).
E Radio Tirana trasmette musiche balcaniche mentre danzatori Bulgari…(Franco Battisti).
Dirò poi perché la radio andrebbe talvolta tenuta spenta.
Subito la cosa vera.
Come diceva il Vecchio, se una macchina si rompe non è sfortuna.
Significa che non eri pronto (e di sicuro non c’entra il fatto che Iotti, il capo della power unit del Cavallino, sia stato appena restituito alla produzione).
E il guasto sull’auto di Seb ha vanificato l’ipotesi di un’altra doppietta, lasciando la briciola del terzo posto di Carletto (se anche con safety fosse rimasto secondo, escludo che a Leclerc sarebbe riuscito il sorpasso su Hamilton, non avendo potuto scavalcare Bottas, Ferrari e Mercedes erano vicinissime di prestazione).
La radio, invece.
No, la Ferrari non è la BBC.
Nemmeno quella di Sochi, nella convulsa fase iniziale, è stata una trasmissione degna di Alto Gradimento.
Penso che Binotto sia atteso da un duro, durissimo lavoro.
Penso che conciliare le esigenze di Leclerc e Vettel, avendo a disposizione una macchina da titolo nel 2020, sarà un’impresa.
E aggiungo, da ammiratore di Carletto, che è nel suo interesse non dirle “on air”, certe cose.
La Ferrari non è la BBC, ragazzo.