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La peggior Ferrari (e non c’entra il budget cap)Leo Turrini - 30 ottobre 2022

Senza se e senza ma.
La peggior Ferrari della stagione.
Inguardabile in prova, impresentabile in gara.
Con Sainz e Leclerc trasformati in anonimi taxisti.
La Ferrari messicana è stata talmente brutta da lasciar sperare che qualche fattore esterno, magari scelte sbagliate sull’assetto o soluzioni prudenziali per il motore, abbia determinato una prestazione così mortificante.
Ma c’è una cosa che mi sento in dovere di aggiungere. Dunque, mettiamo pure, come taluni amano sostenere, che ci sia lo sforamento finanziario dietro e dentro il dominio della Red Bull, beninteso quella guidata da Verstappen.
Però, non sono certo i soldi spesi dai bibitari a spiegare il declino Ferrarista, a motivare il brusco passaggio dalle straordinarie emozioni primaverili a questa malinconica sceneggiata autunnale.
Voglio dire questo. Sarebbe un tragico esempio di autolesionismo se lo ossessione sui bilanci altrui impedisse una riflessione profonda sul malessere tecnico della scuderia che non smetterò di amare.
Perché è evidente che abbiamo un problema, un problema grosso come una casa, da affrontare e risolvere per non immaginare di trovarsi fra qualche mese a depositare speranze infinite sulla partecipazione alla 24 Ore di Le Mans.