custom logo
La Ferrari tra rimpianti e speranzeLeo Turrini - 14 ottobre 2019

Quando in una stagione fai quasi il cinquanta per cento delle pole (otto su 17) e vinci appena tre Gran Premi (meno del venti per cento), beh, è evidente che qualcosa non torna.

In questa realtà, la Ferrari è divisa tra rimpianti e speranze. E mi è molto piaciuta la riflessione di Odin, cloggaro storico e amico carissimo.

La ospito qua sotto.

ODIN SCRIPSIT

La quiete dopo la tempesta … ma, ahinoi, sono sempre i soliti a fare festa.

Iniziato quindi il Regno di Toto Sesto ci possiamo chiedere fino a che punto la nostra amata Rossa è in grado di competere nel prossimo campionato con la perfezione sportiva fin qui messa in campo dall’asburgico regnante. Eviterei di sperare nella crisi del settimo anno e passo alla disanima.

Vettura : la SF90 era nata scorbutica al punto da non far pienamente comprendere se era amore oppure un calesse. Ora, evidentemente, è stata ragionevolmente compresa e brilla di luce propria, al punto da affascinare anche altolocati pretendenti alla sua guida. Va detto che forse qualche luccichio era stato colto anche dai relatori presenti alle prove spagnole di inizio stagione.

Squadra : il vincolo della stabilità di organico apparteneva al Dream Team Rosso e tuttavia quella stabilità vincente ha anch’essa avuto necessità di un rodaggio inziale. Chissà se il Napoleonico Imperatore dell’epoca sceglieva Generali bravi e fortunati. Sicuramente, direi, Toto Sesto non disdegna a sua volta. Sta di fatto che questa Rossa ha invece passato un recente periodo piuttosto movimentato, ma forse ora, come per le radio dell’epoca dell’adorabile zia è arrivato il momento della sintonia fine. Quella manopola che permetteva di centrare la frequenza per l’ascolto ottimale. Quindi mi immaginerei che, d’ora in avanti, la ricerca di nuove figure sia rarefatta ed estremamente mirata.

Piloti : la quiete prima della tempesta. Allo stato attuale, pur permeato dal rito Raikkoniano, non posso negare che l’arrivo di Charles ha prodotto risultati non preventivabili. Una scossa, una strambata, una scintilla di pensiero e modo di agire che ha si spiazzato l’ordine costituito ma creato le condizioni per un rilancio di competitività. Seb ha compreso (e non è da tutti) , si è rimboccato le maniche ed ha ritrovato qualcosa che sembrava perso per strada. Siamo al brodo primordiale delle loro anime sportive, possiamo attenderci la nascita di un universo stellato ma preceduto da un Big Bang di cui non si conosce solo il momento della deflagrazione.

Mr. Binotto : la spaventosa forza della serenità. Diverso dal suo immediato predecessore e prestigioso capofila del “Gododendro” . Ma anche legato dal filo della comune volontà di riportare in alto la Rossa. Ha lui in mano oggi la manopola della sintonia fine. Quel “manca poco” che, come per chi attende fuori dalla toilette, sembra sempre durare troppo.

Mercedes (ci sarebbe anche Honda, ma fintanto che non trovano Mr. Yamamoto….) : sconfino da ultimo nel territorio di Toto Sesto. Ora Loro sanno. Come reagiranno ? Troveranno da questa, potenziale, rinnovata sfida la capacità per un epocale rilancio, per raggiungere l’epta-Palmares. Chissà se Toto Sesto opterà, per una sintonia fine o, piuttosto, per un deciso cambio di frequenza. Decisione non facile

NB. piccola nota a margine con bollo a ceralacca ; come notato dai più l’Accademia Svedese ha assegnato il Nobel 2019 anche recuperando l’annualità 2018. Il Clog Quizzonico è però, come al solito precursore dei nuovi costumi e infatti quest’anno si provvederà a recuperare la premiazione dei vincitori non solo dell’anno 2018 (Natahan Falco), ma anche del 2017 (Mattila94)