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La Ferrari si è persa nel deserto RossoLeo Turrini - 6 agosto 2019

Come promesso, inizio a rispondere alle vostre domande. Temo che sarò più lento della SF90 nelle curve di Budapest, ma mi perdonerete. E se sbaglio mi corriggerete (ok, delirio di onnipotenza filo papale).
Intanto, grazie a tutti.
@amorferrari. Sei molto gentile, è bello sapere di avere lettori che ancora capiscono il valore del sentimento.
@gianluca72. Il numero di Fede è 335 6677..poi buona fortuna
@kimiwantwin. Di solito per tutte le tappe europee del mondiale i team scaricano il materiale tra il martedì e il mercoledì sera, essendo il giovedì dedicato alle verifiche tecniche. I piloti non hanno un gran bisogno di studiare i circuiti, oggi con i simulatori si fa tutto con largo anticipo.
@formulaferrari. Guarda, una leggenda narra che già nel 1992 la McLaren sperimentò a Donington una monoposto driverless, senza pilota. Oggi ci sono gli eSports, magari anche bellissimi, non lo so, ma Gran Premi senza uomo al volante io non riesco proprio ad immaginarli.
@Luca Manna. Kimi a Maranello è uno di famiglia. La squadra lo adora, per il suo carattere. E lo ammira per il suo talento. Pensa che alcuni lo rivorrebbero pure…
@FinnishEmperor. Le tue righe su KR7 pubblicale qua sotto, così le leggono tutti. Sul Lambrusco, mi divido tra Vigna del Cristo e Vecchia Modena.
@Crisamp. Intanto il ritorno di Resta è una buona cosa, fu un errore strategico dirottarlo in Alfa e lo scrissi all’epoca. Adesso recuperare è dura, visto che si è andati in una direzione tecnica sbagliata. Arriveranno e sono già arrivati altri tecnici, ma non è gente famosa. Mi chiedi anche di Leclerc: resterà a lungo in Ferrari, su di lui è stato fatto un investimento.
@GianniGiannini. Vedo che ti metti avanti col lavoro! Per il 2021 Ferrari Leclerc sicuro, per Vettel anzi tutto dipende da lui. A Maranello non hanno bisogno di un capro espiatorio, la macchina non vince mica per colpa di Seb. Per il 2014, trattandosi di nuove regole, l’auto era pronta da un anno (pensa che bel disastro combinarono!) e giustamente era stata pensata in funzione di Alonso, che poi andò più forte in pista di KR7.
@lucia. La Mercedes ha una organizzazione straordinaria e non da oggi. Quella Ferrari, in termini strutturali e di risorse, non è da meno. Non sono stati all’altezza progetti e sviluppi, cioè in Mercedes sono stati più bravi.
@rossocorsa. Dunque, tre canzoni e tre piloti. Born to run del Boss per James Hunt, il pezzo è del 1975, l’anno del suo leggendario duello con Niki è il 1976, siamo lì. Poi I wanna know what love is dei Foreigners per Schumi, perché la storia di Michael con la Ferrari fu anzi tutto una storia d’amore. Infine Paradise dei Cold Play per Ayrton.
@Dex. Io non so cosa abbia promesso esattamente Pirelli. So che dopo i test di Barcellona sono stato l’unico a scrivere che Mercedes girava con una betoniera attaccata al retrotreno. Mica sono un profeta, solo che non ho (ancora) l’anello al naso. E sul 2020, gomme o non gomme, mi dichiaro scettico.
@TheDoctor46. Ma guarda che Seb è molto tranquillo. È frustrato, chiunque lo sarebbe al suo posto. Ma nel 2019 fin qui un Gp con la Ferrari l’ha vinto lui, poi glielo hanno tolto nel modo che sai. Farne il responsabile del disagio Rosso è una barzelletta raccontata male.
@Kato. Distinguiamo, caro amico. La Ferrari non vince un mondiale piloti dal 2007. Dodici, anzi, ormai tredici anni. Una generazione! Pensare che ciò dipenda da oscuri conplotti (per far vincere la McLaren, poi la Brawn, poi la Red Bull, oggi Mercedes) è un alibi dei cattivi perdenti, categoria cui appartiene anche una parte dei frequentatori di questo ameno luogo. I quali non spiegano mai, facci caso, perché qualcuno, da gennaio 2008!, avrebbe interesse ad umiliare la Ferrari. Ma non desidero convincere nessuno. Discorso diverso è il peso politico della Scuderia, oggettivamente scemato rispetto all’epoca aurea. Lì entrano in ballo tanti fattori, umani, economici, strutturali. Però, insisto: se becchi un minuto a Budapest, eh, dire che è colpa di misteriosi congiurati, dai…
@Avella. In questa fase storica la Ferrari ha una leadership aziendale debole, per i postumi del dopo Marchionne. E Binotto è sommerso di responsabilità per le quali talvolta non ha interlocutori. Io comincerei dall’alto: dopo Montezemolo e SM, ci vorrebbe un altro presidente operativo, forte della illimitata fiducia degli azionisti. Ripartiamo da lì. Il resto verrebbe di conseguenza.
@matteo. Nel 2005 Barrichello non ne poteva più di Todt e di Schumi. L’episodio di Indianapolis, con la quasi collisione tra tedesco e brasiliano con sole 6 vetture in pista, accelero’ il divorzio. Massa era sotto contratto dal 2003, già pronto. Con Trulli c’era stato un discorso prima del 2003 ma non se ne fece niente.
@Furious. In Mercedes per ora lavorano meglio e si vede. Ferrari è già fuori dal perimetro Fca, in comune c’è solo l’azionista di riferimento Exor, sono due entità separate e infatti nelle ipotesi di accordo tra Fca e Renault e Nissan sono coinvolti i marchi Alfa e Maserati ma la Ferrari è estranea.
@uomosulbidone. I tempi cambiano ed è normale, ovviamente la Ferrari è meno “modenese” di un tempo ma lo spirito di appartenenza a un mito è intatto, tra chi ci lavora.
@mimmo. Bisogna chiarire una cosa amico mio. Altro che se i vertici della azienda Ferrari alla F1 ci tengono: perdere non piace a nessuno. Diverso è chiedersi se questi vertici siano o meno all’altezza del ruolo. E qui il dibattito è aperto.