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La F1 e quel party (no mode) che continuaLeo Turrini - 13 agosto 2020

Questa storia del party mode da vietare (dal Belgio in poi, se ho capito bene), beh, forse è più interessante per quello che…non dice.
Mi spiego.
Notoriamente io di tecnica non mi intendo. Hamilton assicura che lo strapotere Mercedes non sarà intaccato dalle nuove interpretazioni sull’Ice e non ho motivo per dubitarne.
Trovo in compenso significativo un elemento “apparente”.
Cioè, ho come l’impressione che qualcuno, nei paraggi di Place de la Concorde, stia tentando di recuperare credibilità.
Forse è solo una finta, forse il party (non mode) mica è finito, di sicuro la sentenza sulla Guerra dei Cloni dipinti di Rosa non è stata un modello di trasparenza, ma insomma.
L’atmosfera è diversa, mettiamola così.
Dopo di che, ricordando lo shock dei test pre virus, non vedo come la Freccia Nera possa perdere questo insolito Gran Premio di Spagna, insolito per via della data, con temperature presumibilmente diverse da quelle che s’incontravano a maggio in Catalogna.
Mi piacerebbe affermare che la Ferrari farà meglio delle ultime esibizioni ma il pudore della verità mi impone, al riguardo, un rigoroso silenzio.