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La F1 a Melbourne, la griglia di partenzaLeo Turrini - 10 marzo 2018

Eccoci qua.

E’ il momento di completare la nostra cloggara rivoluzione.

From the bottom to the top.

Come avrete notato, ho scelto che di affidare l’analisi dei test di Barcellona ai vostri inviati.

Prima Marco Santini.

Poi il venerabile Nelson66.

Adesso, a chiudere, il veterano Ricccris.

A lui, presente come gli altri colleghi in terra catalana, l’arduo compito di stilare l’ipotetica griglia di partenza del Gran Premio di Australia del 25 marzo.

Io ho le miee idee e le mie informazioni: le condividerò a breve.

Intanto, grazie a Ricccris.

Ps. Ah, non è che se uno, qui o altrove, immagina che davanti non ci sia la Rossa, ecco, non è che sia diventato anti ferrarista! Meglio precisare, anche se tra persone intelligenti nemmeno sarebbe il caso, eh.

RICCCRIS SCRIPSIT.

“Qui si parrà la tua nobilitate…”

Non vi nascondo una certa agitazione…lo scorso anno è stato più facile, le auto erano del tutto nuove, identificare i problemi ed i potenziali limiti era tutto sommato semplice.

Quest’anno le cose si complicano, ma…dobbiamo provarci. Ecco dunque il ricccris pensiero, buttato giù in aeroporto a Barcellona, a mente ancora calda. 

Una premessa è d’obbligo: queste righe sono scritte nell’ipotesi che tutte le squadre, in particolare Ferrari Mercedes e RedBull, abbiano spinto per cercare la prestazione assoluta. Se poi così non fosse, e ci sono alcune perplessità in merito specie sui nostri, allora…beh, buttate tutto in cantina, o al cesso !

Allora, cosa ci riserva il 2018 ?

Blood, sweat, tears, come disse Winston Churchill parlando ai suoi connazionali, nel 1940. 

Sangue, sudore, lacrime.

L’anno scorso fui particolarmente contento di quello che avevo visto; e anche quest’anno se guardo in casa nostra vedo che i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro…ma poi mi giro e guardo in casa d’altri e scopro che chi dovevamo raggiungere è invece ancora avanti, e chi doveva restare dietro forse ci è a fianco…
Io non sono del tutto convinto delle risultanze espresse dall’ammiraglio, il quale di certo non me ne vorrà se cerco almeno in parte di mitigare le sue angosce…
Non faccio assolutamente il medico pietoso, che poi fa la piaga puzzolente: abbiamo qualche problema, forse stavolta, al contrario del 2017, non tutte le cose viste in teoria si stanno realizzando in pratica…ma anche in casa Mercedes non tutto è così chiaro come vorrebbero far credere…Bottas che fa il misterioso sulla quantità di benzina…le gomme più morbide che si sbriciolano dopo pochi giri…credo che qualche problemino lo abbiano anche loro.

Ma, che ci crediate o no, quello che mi preoccupa di più non è la Mercedes; che loro siano l’avversario di riferimento è ormai cosa risaputa e noiosa, quindi di cosa parliamo.
Quello è il nostro target, ma non è una novità. Ma…c’è un ma. Abbiamo compagnia. Ed è una compagnia che sarebbe stato meglio non avere !

Certe volte le cose importanti, lo sapete, si vedono dai piccoli dettagli: ieri – venerdì per voi che leggete – ho passato quasi l’intera giornata a cercare i limiti delle auto nelle varie curve, e poi sulla terrazza da cui si dominano i box. Beh, la RedBull nei cambi di traiettoria, persino nel rientrare al box, è tagliente come la lama di una katana ! Ogni volta che Ricciardo rientrava e si fermava io e l’ammiraglio ci guardavamo esterrefatti…sembrava di veder girare un go-kart !

Saranno un terzo incomodo molto, molto antipatico, ecco…non voglio né annoiarvi né sconfortarvi, ma la realtà non può essere negata. 

Vuol dire che abbiamo già perso ? MA NEANCHE PER SOGNO ! 

Avremo modo di discettare a lungo sul clog di ciò che ho/abbiamo visto, ma 
per ora confermo: sangue, sudore e lacrime.

Che poi: quel grande statista che così parlò al suo popolo durante la seconda guerra mondiale, poi la guerra la vinse !

Nulla è perduto; è solo più difficile.

Sursum corda !

P.S. Ah già, la griglia di Melbourne.

Prima fila Mercedes-Ferrari, con un miracolo di Seb che si mette dietro Bottas…seconda fila ancora noi e Mercedes, ma con possibile inserimento di una RedBull se gli regge la pompa (cioè il motore). La terza viene da se… Quarta fila da discutere tra Haas – che sembra una SF70 riverniciata – e Renault; la Williams è un bel rebus, perché la macchina è decorosa, sono i suoi piloti – in particolare uno – che mi lasciano perplesso…poi una ottima Toro Rosso con un motore Honda che finalmente…(ahi Fernando

A seguire, in ordine sparso, Force India, Sauber e McLaren…stendendo un pietoso velo sulle disgrazie di quest’ultima…io temo che ormai siamo al ridicolo, sembra che abbiano dimenticato come si fa un’auto di F1.

Augurandomi di non avervi rovinato il we.