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In memoria di Jabouille, il Mandaloriano della F1Leo Turrini - 2 febbraio 2023
  1. Voglio spendere anche io una parola per Jean Pierre Jabouille.
    Per chi era al liceo nella seconda metà degli anni Settanta, il turbo in F1 rappresentò una rivoluzione epocale.
    Erano tempi crudi e brutti per tante cose, per carità. Ma ai box dei Gran Premi accadevano cose che accendevano la fantasia.
    Pensate alla Tyrrell a sei ruote, che riuscì pure a vincere una gara.
    Del turbo targato Renault, Jabouille fu all’inizio il Moschettiere solitario.
    Io seguivo incuriosito quella macchina rumorosa, annotavo le sistematiche rotture, eppure eravamo in tanti a sospettare che quella fosse la via (in anticipo sul Mandaloriano).
    E accadde, anche se a goderne non fu il turbo Renault.
    Forse c’era un destino già scritto, anche per Jabouille.
    Se ne rese conto anche lui, mi raccontò una volta Arnoux. Se ne rese conto quella domenica a Digione nell’estate del 1979.
    Un giorno storico, perché finalmente un turbo vinse un Gran Premio e lo vinse con Jabouille nell’abitacolo.
    Ma non se ne ricorda nessuno, perché alle sue spalle andò in scena l’epico duello tra Renatino e Gilles.
    La sera, a Digione, Jabouille disse ridendo ad Arnoux: ma proprio stavolta dovevi combinare tutto ‘sto casino?
    Era un mondo così.
    Nel mondo di oggi, la Red Bull la presenta a New York.