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Il sogno Ferrari tra Seb, Resta, Colajanni e GillesLeo Turrini - 19 gennaio 2020

Altre risposte ai vostri quiz.

@alex80. Io penso che a suo tempo Marchionne abbia sbagliato a spostare Resta sul progetto Alfa, non era una mossa sensata in una logica ferrarista. Ora che Resta è stato ricondotto alla base, credo sia logico valorizzarne al massimo le competenze. Tutto qua.
@giuliani. In Formula 1 la politica c’è sempre stata. Il Drake, per dire, era un maestro degli intrighi. Ma, onestamente, quasi sempre in pista ha vinto chi meritava di vincere.
@rickinavy. Mercedes ha creato un mito perché aveva una cultura dell’ibrido che ai concorrenti mancava. Ai primi test in Bahrain nel 2014, la Freccia d’Argento aveva più di secondi al giro di margine sui concorrenti. Dire che fu un complotto è ridicolo, dato che con anni di anticipo Ferrari e Renault approvarono le nuove regole,
@zannarossa. Il futuro di Schumi junior dipende esclusivamente dalle sue prestazioni. Se va forte, la Ferrari la macchina gliela da’, fidati.
@alfani. Vettel capisce di monoposto dieci volte piu dei suoi detrattori. A Seb non è dispiaciuto il ritorno di Resta a Maranello.
@gargani. Ma no, dai. Irvine veniva a cena a casa mia e ti assicuro che mai, nemmeno per un attimo!, ha pensato di poter battere Schumi in pista. In compenso, era umanamente molto più gradevole ma questo è un altro discorso.
@pilgrim. Io ad Hamilton vestito di Rosso non ci credo. Suppongo che Lewis abbia altre priorità,
@lux. No, no. Todt è intelligente, nemmeno ha mai ipotizzato di poter subentrare a LCDM come presidente della Ferrari. Era una soluzione inesistente, per ovvi motivi legati al prestigio del marchio e agli interessi degli azionisti. Infatti dopo Montezemolo l’azienda Ferrari ha avuto ai vertici Marchionne e John Elkann.
@ayrton . Vettel ha ancora buone chances da giocare. Dipende da lui.
@undead. Verstappen è un Signor pilota. Per come si esprime in pubblico, cioè lontano dall’abitacolo, è anche una discreta testa dì cazzo. Le sue frasi sulla Ferrari che bara condizioneranno la sua carriera e se Honda sbaglia motore le rimpiangerà, per rispondere alla tua. Non faccio paragoni con i drivers del passato perché todo cambia e non è giusto mischiare la fava e la rava.
@maipora. In Ferrari certamente ci sono cose da cambiare. Non mi riferisco ai singoli. Intendo come organizzazione, gestione eccetera. Ma credo ne sia consapevole anche Binotto.
@charlene. Ah, ma io ti leggo! Sui problemi tecnici della Rossa non mi esprimo, mi affido alla tua competenza (e se presti attenzione alla mia opinione sul ritorno di Resta, ci intendiamo).
@team 503. Vettel è un fuoriclasse. A mio parere si è dimostrato più forte di Alonso e meno forte di Hamilton.
@antonino. La strategia comunicativa della Ferrari, come la chiami tu, non incide sui risultati in pista. Il Cavallino ha avuto tre pierre formidabili. Medaglia d’oro Franco Gozzi, per ovvi motivi. Argento a Luca Bugia Colajanni, più che un mito un mitomane, ma grande professionista. Bronzo a Claudio Berro, che tagliava le unghie al perfido Todt fingendo di dargli ragione.
@silvio. Io ti capisco, ma dimmi: per quale motivo la Fia avrebbe dovuto truccare il mazzo delle carte pro Mercedes? In cambio di cosa? Di auto di servizio? Boh. Sull’altra domanda, Binotto ti risponderebbe che le direttive Fia fanno parte del gioco.
@lucaruocco. In Ferrari a Vettel vogliono bene. In Ferrari pensano che Seb avrebbe potuto sfruttare meglio certe occasioni ma su questo anche Seb è d’accordo. Poi, se Leclerc fosse più veloce, tutti ne prenderebbero atto. In fondo, le cose della vita non sono tanto complicate. Quanto al colpo di scena nella storia Ferrari che più mi ha colpito, eh, tu manco eri nato. Fine estate 1977, il Drake annunciò che sostituiva il mitico Lauda con uno sconosciuto canadese, tale Villeneuve. Io scrivevo già sui giornali locali e restai basito. Oggi Gilles avrebbe 70 anni e sarebbe bellissimo andare a cena con lui. Più il tempo passa e più si apprezza ciò che abbiamo perduto.