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Il ritardo di Hamilton e che farà il nuovo ad FerrariLeo Turrini - 2 gennaio 2021

Continuo con le risposte alle vostre domande.

@zioemilio. Allora, Hamilton doveva firmare prima di Abu Dhabi. Poi ci dissero che l’autografo sul nuovo contratto sarebbe arrivato per Natale. Ora parlano di febbraio. Chiaro che c’è un problema, di soldi ma non solo. Tieni presente che Lewis è una star globale, aggiungi che il mega socio Ineos non vorrà entrare in Mercedes perdendo un 7 volte iridato e bla bla bla. Ma è una vicenda meno…liscia del previsto. Da qui a ipotizzare rotture fragorose, ancora ce ne passa.
@marcomambelli. La Ferrari farà presto conoscere nei dettagli la sua organizzazione da pista. Ma non sottovalutiamo le possibili conseguenze dell’arrivo del nuovo ad. Che vorrà cambiare più di una cosa. Soprattutto se la scelta degli azionisti dovesse cadere su una certa persona.
@finoallafine. Il tema dei biocarburanti in F1 è figlio della volontà di non sottrarre la F1 alla svolta green della mobilità globale. Ma, come ho già detto, io non so che futuro ci sia per il Motor sport tutto in un contesto full electric (o quasi). Comunque ci vorrà tempo, nel bene o nel male non è cosa da tempi brevi.
@askyone. Penso che Sergio Marchionne volesse vincere in F1 e questo è normale. Se pur di vincere sia stato lui a spingere la ricerca Ferrari in area grigia (o proibita, come vuoi) potrebbe spiegarcelo solo lui, se fosse ancora qui. Dunque, case closed.
@luke. Perez sarà un partner scorbutico per Verstappen, che dopo Ricciardo non ha avuto compagni all’altezza. Quanto ad Alonso, grande simpatia per il rientro. Con la Alpine Renault potrebbe togliersi più di una soddisfazione. Di sicuro non ha disimparato a guidare, Fernando.
@gnomo salvinista. I diritti tv dello sport, vedi anche Champions, sono materia in costante evoluzione e fare pronostici in merito è come giocare al lotto.
@ferdinando II. Allora, Irvine era umanamente unico, bislacco ma a me molto simpatico. Come pilota era tendenzialmente un po’ pigro, i suoi meccanici in Ferrari lo chiamavano “Din don Dan” perché ogni tanto aveva bisogno di una sveglia. Non era un top driver, ma nell’anno in cui Schumi si fece male si giocò il titolo fino all’ultima gara.
Barrichello è sempre stato un buon ragazzo, con una propensione al lamento piagnucoloso. Ciò nonostante in Rosso è stato prezioso e ha vinto corse importanti anche pro Schumi (Germania 2000, Suzuka 2003).
Massa tra questi tre era velocisticamente il più dotato. Ottima persona, utile a Kimi nella agonia di Interlagos2007 ma troppo sfigato dodici mesi dopo. Io gli voglio bene.
@f1wec93. La Ferrari sta valutando programmi aggiuntivi (e non alternativi) alla F1 per non deprezzare il valore umano del reparto corse causa budget cup. Le Mans è quindi una opzione e non era male nemmeno l’idea di un motore per Indianapolis. Fosse per me, pensa un po’, farei entrambe le cose!
@l’ammazzagnomi. Di buono in Ferrari c’è ancora il desiderio di porre fine a questo lungo digiuno iridato. Poi però bisogna passare ai fatti. E lì, fin qui, è cascato il Cavallino.
@machetelodicoafare. Condivido: con il super motore di fine estate 2019 Leclerc non andava lontano dal mondiale. Ma il super motore, puff!, è sparito e dunque parliamo di niente, rimpianti a parte.
@bir90. Penso che chi governa la F1 sia consapevole dell’appeal non più irresistibile del prodotto. Ma attenzione: nemmeno il calcio fa più i numeri di un tempo, per tacere di altre discipline. E ciò al netto della pandemia e oltre la dimensione esclusivamente italica. In generale, io ho l’impressione che stia cambiando il pubblico dello sport business.
@13-12-2020. Beh, immagino che in Mercedes non abbiano preso Vettel per ragioni umanitarie, cioè si sono preoccupati del fegato dei suoi tanti detrattori.
@f1daniel. Uhm, tre sorpassi tre? Cito roba che ho visto dal vivo. Hakkinen su Schumi con Zonta in mezzo, Spa 2000. Mansell su Senna, il famoso rettilineo Barcellona 1991. Per il terzo fai tu.
La frase via radio di un pilota che più mi ha emozionato è “Alain mi manchi”, detta da Senna dall’abitacolo Williams quel giorno a Imola.