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Il grande KR7 e il mondiale degli altriLeo Turrini - 1 agosto 2019
  1. Il Stavo tenendo una conferenza nelle Marche sui due Rossi quando un tizio mi fa: ma lo sa che se non ci fosse la Mercedes questo sarebbe un mondiale di F1 bellissimo?
    Ah, ecco.
    Nemmeno sono sicuro che mi piacerebbe, con l’aria che tira il titolo lo vincerebbe la Red Bull di Verstappen.
    Però, è vero.
    Eliminando idealmente i tre top team, ci sarebbe un equilibrio da urlo.
    Ma è solo una utopia, in F1 non ha mai funzionato così ed è giusto rendersene conto.
    Guardando oltre le sei macchine solite, il team che ha lavorato meglio direi che è la McLaren.
    A me Norris piace parecchio.
    Il team che ha lavorato peggio è la Williams. Insieme a Renault, considerato il marchio e valutate le risorse della azienda. Mi dispiace per Ricciardo e Hulkenberg, sono entrambi competitivi, secondo me.
    La Haas è condizionata dalla tigna fra Grosjean e Magnussen ma anche da una macchina nata male.
    Sulla Stroll family car mi astengo.
    Dall’Alfa mi aspettavo di più. Dalla macchina del mio amico Furbatto, intendo. Vedremo anche come finirà il ricorso contro le squalifiche di Germania.
    Kimi sta disputando una delle migliori stagioni in carriera. Come cifra pedonale di rendimento, è nella Top Five dei drivers.
    So che Raikkonen sogna di salire una volta sul podio da uomo Alfa, lui che l’ha fatto con marchi storici come Ferrari, Lotus e McLaren.
    E io sogno con lui.
    Giovinazzi è più sfigato di un cane in chiesa.
    Toro Rosso, tramite Honda, partecipa, con Red Bull, al definitivo affossamento del Profeta di Oviedo.