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Il Giocondo del Louvre e la domenica di LeclercLeo Turrini - 1 luglio 2023
  1. Due o tre cose fra Sprint Race e Gp d’Austria.
    Siamo tutti uomini di mondo. Coabitiamo con simpatie ed antipatie.
    Ma quando Luca Baldisserri, già ingegnere di Schumi, mi disse nel 2014, lui essendo capo della Accademia Ferrari, che il figlio di Jos Verstappen avrebbe riscritto la storia della F1, perché lo aveva visto guidare in mezzo ad altri minorenni, ecco, il Baldo mi fece fare una gran figura, perché io pubblicai sui miei giornali quella bizzarra esternazione e insomma mai si sbaglia a fidarsi di chi ne capisce.
    Punto e basta.
    Leclerc, adesso.
    Fantastico al venerdì, molto moscio al sabato.
    Condizioni diverse, con penalità inclusa.
    Domenica è sempre domenica, recitava una sigla tv di quando ero bambino.
    Nel Gp vero la Ferrari parte dalla seconda e dalla terza casella e finalmente saremo in grado di capire quanto ci sia di autentico nell’ottimismo di Giocondo Vasseur (tra parentesi e per rassicurare todos: escludo di essere ostile al Giocondo del Louvre, ha diritto di lavorare in tranquillità, il tempo dirà).
    Se sull’asciutto la Ferrari non sfigurasse nei confronti della Red Bull del Bibitaro olandese, ecco, sarebbe un segnale incoraggiante.
    Di sicuro sul bagnato del sabato Sainz ha comunque chiuso davanti alle Aston Martin e alle Mercedes.
    Come cantava il mio conterraneo Ligabue, chi si contenta gode.
    Così così.