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Hamilton? Meglio non prenderloLeo Turrini - 6 dicembre 2019

Ospito ora l’arringa del terzo giurato popolare, alias l’Ammiraglio NELSON 66.

Tosto, anche lui

NELSON SCRIPSIT

“Certo che ai test avevi proprio capito tutto” ……………..

Quante volte quest’anno amici e conoscenti  mi hanno ironicamente detto questo commentando la stagione in corso e sinceramente quante volte me lo sono chiesto anch’io di fronte alla “strana” stagione della rossa.

Prima di scrivere queste righe mi sono andato a rileggere sul blog il pezzo scritto dopo l’ultimo giorno a Barcellona (come dice sempre Leo, l’archivio di quanto si scrive resta e non si può barare in merito) e in generale non ci sono andato troppo lontano: non avevo assolutamente capito nulla della Mclaren, che avevo dato per pessima e davanti alla sola Williams, ma che alla fine si è rivelata la quarta forza in campo, esattamente l’opposto  di quanto invece prevedevo per la Haas seppur con tutti. Inoltre ero stato “benevolo” (forse per amore del marchio e per affetto verso i piloti ed il progettista Ing. Furbatto) con l’Alfa,  stimata  come sesta forza, posizione peraltro abbondantemente tenuta nel corso dell’anno almeno fino alla pausa estiva, dopo la quale le prestazioni del team sono crollate

Ma focalizzandoci sulla Ferrari scrissi che la ritenevo la macchina da battere seppur con qualche dubbio sui troppi problemi di affidabilità, mentre della Mercedes scrivevo di vettura per una volta leggermente meno veloce, ma forse in ritardo di preparazione……

La lecita domanda è: scriverei ancora le stesse cose? Onestamente, a parità di impressioni e informazioni sì, anche se probabilmente sarei più attento al prendere sottogamba la Mercedes che negli anni si è sempre dimostrata oltre che velocissima anche altrettanto abile nell’arte del mimetismo (delle prestazioni).

E su questo ultimo punto esprimo subito un enorme dubbio che mi attanaglia  da un po’ di tempo e che è cresciuto in maniera esponenziale da domenica, dopo che Lewis si è preso il lusso di stampare quello strabiliante giro veloce a fine gara, con gomme usate e con un motore oramai a fine chilometraggio:  ma non è che in Mercedes, da metà stagione in poi, consapevoli che i due mondiali (piloti e costruttori) lo avevano oramai in tasca, hanno frenato sulle prestazioni evitando volontariamente di esprimere tutto il loro potenziale?  Perché con le trattative di rinnovo contrattuali e di revisione delle regole tecniche in corso, forse era per loro conveniente tenere un profilo un po’ più basso e non mostrarsi ancora totalmente “dominanti” come invece di fatto lo sono dal 2014…………. Ma di fatto, se si analizzano le cose, loro nei momenti in cui serviva hanno sempre messo in pista prestazioni inarrivabili per tutti, segno che di margine se ne sono sempre tenuto tanto

Detto questo e restringendo il campo di valutazione sulla sola Ferrari, personalmente sono un po’ perplesso su che ipotetico voto si meriti: abbiamo visto comunque una vettura, con tutti i distinguo del caso, che nell’arco della stagione ha vinto tre gare partendo ben nove volte dalla pole, quindi non si può parlare di stagione “disastrosa”, ma sicuramente le aspettative erano ben altre, quindi fatico a darle più di un 6 e ½ e non soltanto per le prestazioni vettura, ma per i tanti, (anzi troppi per un Top Team) errori, come i  timing  disastrosi in qualifica, le strategie spesso discutibili, le ripetute incertezze ai pit stop e, non ultimo, la per me deficitaria gestione del dualismo piloti. Su questo il team deve lavorare veramente tanto per affinare particolari che non sono più tollerabili per essere vincenti a livello assoluto in questa Formula 1 ipercompetitiva.

Tecnicamente la mia personale opinione è che, nell’ottica dell’intero campionato,  indirizzare totalmente il progetto sulla minor resistenza aerodinamica a discapito del carico sia stato, con il senno del poi,  un errore,  ma potrebbero essere sorte in fase di test ed inizio campionato delle problematiche di affidabilità che han costretto ad abbassare le prestazioni della PU e quindi approcciare le gare a livello di configurazione aerodinamica in maniera diversa rispetto a quanto originariamente ipotizzato in fase di progetto e quindi con successivi  problemi a livello di indirizzo dello sviluppo. La nota positiva rispetto agli anni scorsi è stato il salto di qualità dopo la pausa estiva coinciso anche con l’introduzione dell’Evoluzione 3 della PU che potrebbe aver superato le problematiche di affidabilità di cui accennavo prima generando tutta quella potenza inizialmente prevista per far funzionare la vettura al suo pieno potenziale.

Resta un incognita il calo prestazionale degli ultimi GP, coinciso con le polemiche da parte dei competitor sulla questione “benzina” che potrebbe dare adito a sospetti  (per i complottisti), oppure ulteriori dubbi di carattere affidabilità (vedasi guai tecnici in Russia) o, qui siamo forse nel campo della speranza, una sorta di pretattica per non scoprire troppo le carte in previsione futura.

Considerate tutte queste incognite tecniche e incertezze gestionali del team sinceramente trovo sterili le troppe polemiche sui piloti che mediamente meritano un bel 8 pieno (8  ½ per Charles, autore di una prima stagione strepitosa salvo alcuni eccessi caratteriali che spero andrà a limare, 7  ½ a Sebastian che qualche errore di troppo lo ha sicuramente commesso, ma che ritengo abbia saputo reagire in maniera egregia non appena ha trovato feeling con la vettura dopo alcuni aggiustamenti di sviluppo a lui congeniali)

Voglio chiudere con un pensiero al “tormentone” che ci attanaglierà per i prossimi 100 giorni almeno, ossia l’ipotesi di un approdo in rosso di Hamilton nel 2021: se da una parte capisco perfettamente le motivazioni che possono spingere Lewis, probabilmente tentato di superare i record di Schumacher proprio con la sua macchina e consapevole che il 20121 potrebbe anche cambiare i valori tecnici in pista (ma qui, e tocco ferro, i due precedenti grandi cambi regolamentari del 2009 e 2014 purtroppo non depongono a favore di Maranello), dall’altra parte se guardo in casa Ferrari la domanda che mi sorge spontanea è PERCHE?????

Senza nulla togliere all’immenso talento di Lewis, comunque da verificare in un ambiente diverso da Mercedes che gli ha concesso ogni libertà possibile, io reputo che la Ferrari il futuro l’abbia in casa senza timore di smentita. Andare da Leclerc tra due inverni, dopo una stagione al debutto in rosso veramente oltre ogni aspettativa e una prossima stagione che potrebbe sancirne la definitiva maturazione, a dirgli che deve ripartire alla pari con un team mate di così tanto peso e blasone…………… bhe, io ritengo che a parte le sue  ovvie dichiarazioni di facciata che si leggono, non credo che la cosa lo renda proprio proprio felice (eufemismo)

Con un filo di malizia mi verrebbe da pensare che i vertici Ferrari vogliano distrarre l’attenzione da altri problemi durante i prossimi 100 giorni circa, levando un po’ di pressione a chi a Maranello lavora per il 2020, sperando invece che non si tratti di puro autolesionismo ed incapacitá di leggere i fatti del passato, perché la storia della Formula 1 insegna che due galli nel pollaio un team se li può permettere solo se “dominate” altrimenti il rischio è quello della Williams del 1986, ossia che le beghe interne regalano il titolo al terzo incomodo.

Buon inverno a tutti!

PS: Da parte mia sto già contando i giorni che mancano al 26 febbraio (a voi immaginare perché)