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Ferrari-Red Bull: e se dipendesse dal motore?Leo Turrini - 18 maggio 2022

Molti molti anni fa, quando la Ferrari dominava, un tecnico del Dream Team di Maranello prese a scrivere in questo ameno luogo.

Non ha mai smesso, nemmeno quando qui sotto imperavano le teste di minchia.

E gliene sono grato.

Quando ancora la Ferrari vinceva, l’ingegner Quattropalle (di lui sto parlando) si trasferì in Germania, per continuare ovviamente a vincere.

Essendo egli medesimo per me come un fratello, l’ho ignobilmente ricattato per storie di tortellini, obbligandolo ad intervenire sulle dinamiche del rapporto Red Bull Ferrari alla vigilia di Barcellona.

Sotto, il suo contributo.

4BALLS SCRIPSIT

Ecco, mi sta bene… io mi attento a scrivere al vecchio Nume un whatsapp per parlare dell‘Inter e per tutta risposta mi becco una serie di domande da centomiglioni, con ordine perentorio (qualcuno ricorda il film „Prima Pagina?“) di scriverne qualcosa.
„ Perché non mi mandi oggi un testo per il Clog sul tema motore? Come cazzo e’ che gli ex Honda vanno più forte di noi sul dritto?!?“.
„Il tema è: ma con l’ibrido il motore conta ancora o una sega?…Siamo figli della aerodinamica?“
„Hai due ore di tempo!!“ (manco io fossi Jack Lemmon in partenza per la luna di miele).
Belle domande.
Ah, saperlo… risponderebbe Dagospia.
Domande da tifoso agitato, deluso o forse disilluso?
Dopo l‘irresistibile partenza a razzo della prode Armata Rossa (di Maranello), ecco i segnali di una remuntada delle Lattine, l’estinguersi di una superiorità che dopo le prime gare pareva definitiva.
Uno può (e io non può e nemmeno voglio) scrivere pagine intere sul bilancio ibrido-termico.
Perchè tanto senso non ha.
Perchè il regolamento ha uniformato molto e si parte tutti ormai da basi molto simili.
Tutto ruota intorno alla capacità di evolvere le cose nell’arco della stagione.
Se quelli adesso passano sul dritto può ben essere il segnale che ne hanno di più di motore termico, o magari che sono in grado di richiamare quando gli serve qualcosa in più dalla pila Duracell.
Magari hanno ora, dopo le incertezze palesate nelle prime gare, qualche margine in più sulla loro affidabilitá.
Oppure le incertezze di affidabilità, o meglio qualche ragione per gestire la PU con qualche prudenza, risiedono adesso dalla parte del Team Rosso.
Chissà.
Certo che siamo figli della aerodinamica, e anche piuttosto vecchi ormai.
Magari le Lattine grattano qualcosa in più in rettifilo perchè per ora percorrono le curve uscendone più rapidi.
O hanno una migliore efficienza aero ad alte velocitá.
Anche qui vale la regola ovvia che non basta partire bene (per capacitá o per botta di culo, in fondo l’è uguel…), ma anche che bisogna saper spostare in alto l’asticella, un ninino più in alto degli altri.
E se parliamo di Lattine e di Aerodinamica, beh… è banale ricordare che l’Antagonista è impegnativo.
Come sempre, i conti si fanno a consuntivo e non a preventivo e alla fine una Ferrari così competitiva non la si vedeva direi da un buon quattro o cinque anni, più o meno i tempi del GP tedesco finito a imprecazioni (dei tifosi e di Zio Seb).
Il Nume è il primo tifoso dell’Armata Rossa (di Maranello.. cosa avete capito) e quindi – nelle fasi più agitate – è lecito che si ponga delle domande sui Massimi Sistemi Tecnici.
Io penso che i Nostri se la giocheranno, magari fino all’ultimo metro.
E comunque, meglio acsè (così) invece che vedere vincere sempre lo stesso.

PS 1 – il nume dice Honda… quando ci sono di mezzo i giapponesi (ex o finti tali), bisogna dormire sempre con un òcc vert e un sarė (con un occhio aperto e uno chiuso, vecchia battuta che funziona sempre eheheheh…).
PS 2 – spero che con queste quattro fregnacce il vecchio Walter Matthau mi paghi un giorno un ricco pranzo a base di pesce.