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Ferrari, da dove comincia VasseurLeo Turrini - 4 gennaio 2023
  1. Fred Bongusto Vasseur è già stato visto dalle mie parti.
    Da una rotonda sul mare (della Costa Azzurra) alla rotonda col Cavallino in pieno centro a Maranello.
    Nell’augurargli buon lavoro (ufficialmente comincia lunedì 9), credo abbia chiare le priorità.
    Premessa. L’auto 2023 è pronta da un pezzo, è normale sia così, ergo il nuovo team principal eredita in toto l’eredità del Faraone deposto, alias Mattia Binotto.
    Vasseur può incidere invece da subito sulla struttura del team. Sulla organizzazione della squadra. Sta parlando con un po’ di gente. Sarà lui a determinare la scelta delle figure operative ai box e al muretto. Può optare per la continuità. Oppure per mutamenti significativi.
    Sarà, in ogni caso, un segnale importante.
    L’altro grande tema, da affrontare subito!, riguarda la problematica degli sviluppi tecnologici in corso d’opera.
    Qui il…pavimento del reparto corse è scivoloso, per usare un eufemismo.
    Da anni, la Ferrari non riesce a fare evolvere la sua monoposto in maniera adeguata.
    È una questione che affonda radici addirittura nel passato pre Binotto. Anche se non c’è dubbio che le dichiarazioni pre Spa di Mattia (più o meno: con l’evoluzione della power unit da qui in poi potremmo vincerle tutte, anche facendo doppiette) siano state la botola che gli si è aperta sotto i piedi.
    Vasseur è consapevole della situazione. Quali rimedi intenda introdurre, lo scopriremo solo vivendo.
    Ma molto presto.