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Ferrari, aspettiamo Robin RaikkonenLeo Turrini - 28 luglio 2018
  1. E che vi posso dire?
    “It’s not over until is over” (cit).
    Di sicuro Giove Pluvio non è iscritto a un Ferrari Club.
    Nemmeno temo sia un fan di questo Clog!
    Dopo di che, bisogna essere bravi anche nella gestione della emergenza. Non c’è dubbio che in Mercedes siano stati più abili.
    Hamilton è un fuoriclasse e lo ripeto sempre. Credo si stia rendendo conto che le circostanze lo stanno agevolando. Lo ha anche ammesso nelle esternazioni post qualifiche.
    Ma è ancora lunga, fidatevi.
    La Ferrari, storicamente, è un modello di resilienza e non mi sono ancora rassegnato all’idea che il prossimo campione del mondo vestito di Rosso sia Robin Raikkonen nel 2038.
    Suo padre va fortissimo e io l’ho sempre saputo, con tanto rispetto e affetto per Leclerc che qualcuno sta rischiando di bruciare.
    E Vettel è Vettel. Non aderirò mai all’esercito degli Anti. Non capiscono una beata mazza, se posso esprimermi con un francesismo.
    La gara sarà molto, molto dura. Se la partenza fosse normale, un Bottas in versione sughero non ce lo toglierebbe nessuno.
    Ma, come dico sempre, in Ferrari siamo abituati a soffrire.
    Aspettando Robin Raikkonen, s’intende.