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Dal vostro inviato ai test di BarcellonaLeo Turrini - 26 febbraio 2018

Allora, rispettiamo le tradizioni!

Aspettando i Generali Nelson66 e Riccris, troppo anziani per il freddo della prima settimana di test (ma pare che con babucce e bolla d’acqua calda si presentino next week), in attesa, dicevo, abbiamo un altro inviato del Clog in quel di Barcellona.

Marco Santini è un giovanotto in gambissima, con una insana ammirazione per le mie scemenze, di solito partecipe alle sagre del Quizzone (premiazione in arrivo, quando Odin smette di festeggiare la Champions annunciata del suo Milan) . E’ lì per lavoro e ogni sera avremo qua il suo resoconto.

Di mio, di pirsona pirsonalmente, mi limito ad esortare todos ad una sana prudenza e pazienza. Wait and see. Non sono ottimista, non sono pessimista.

 

Ps. Se riesce, l’eclettico Santini promette persino di rispondere, sotto, a vostre richieste. Per le dediche, ci stiamo organizzando.

SANTINI SCRIPSIT

Un saluto a tutti i lettori del Clog che avranno la pazienza di leggere questo mio resoconto ed un sentito ringraziamento al padrone di questo luogo, nonché mio maestro, che mi ha permesso di condividere con voi le mie impressioni su questa prima giornata di test al Montmelò.

Andiamo subito al dunque, senza troppi giri di parole: la giornata del Santo Bevitore com’è andata? Benone a giudicare dal numero di giri percorsi, dal tempo fatto segnare e dall’assenza almeno apparente di problemi di affidabilità. Sia chiaro da subito: una rondine non fa primavera ed il primo giorno di test ha una valenza molto relativa. Le tornate concluse dal finlandese oggi sono però 80, abbastanza per dirci che almeno certi problemi visti nella trasferta asiatica si spera siano stati ben risolti nel corso dell’inverno. Ottanta voglia di rivederti sul gradino più alto del podio, verrebbe da dire. Per la smorfia napoletana 80 è “la bocca”: nel caso di Kimi però non è particolarmente utile a trarre informazioni utili. Ho avuto il grande piacere di assistere alla sua intervista a caldo, accompagnato dal prode Antonini. Un commento? Bwoah.

Credo comunque che non ci sia nulla di cui spaventarsi nel vedere i rivali davanti: a dividere il nostro dai bibitari e dai crucchi sono appena tre decimi, un distacco che può essere facilmente ribaltato nei prossimi giorni col gommarsi della pista. Ahimè l’arrivo della pioggia ha compromesso il lavoro dei team nel pomeriggio, ma quanto visto in tarda mattinata fa ben sperare per un campionato affascinante e per una Ferrari al top. Prima di pranzo Raikkonen è infatti sceso in pista sia con le gomme soft che con le medium, mostrando un buon passo in entrambi i casi. Ma soprattutto, cosa che ci tengo a sottolineare, è stato l’unico a ripetere la prestazione nel primo pomeriggio: credo sia oggettivamente un ottimo segnale l’aver bissato quel 1:20.5 con le basse temperature e le precarie condizioni di gommatura del nuovo asfalto.

Potrei a questo punto parlarvi di Red Bull e Mercedes, dicendovi “occhio a quei due”. Ma piuttosto che sciorinare inutili banalità mi sento invece di proporvi un “occhio a quei tre”. Si perché a tre decimi dal canguro c’è anche Hulk, con una Renault che (grazie a Budkowski?) è sembrata davvero in grado di stare coi primi. Ovvio che anche qui potrei facilmente aver preso un abbaglio e sarete liberissimi di spernacchiarmi nei prossimi giorni se le prestazioni della gialla dovessero tornare ad essere quelle della scorsa stagione. Eppure fa pensare il fatto che i francesi siano apparsi più vicini a quelli davanti che a quelli dietro.

Infine una parola va necessariamente spesa per Fernando: per lui la destinazione che prospetto ha sì che vedere con i francesi della Renault, ma non è Le Mans, bensì Lourdes. Dopo tre anni passati a sputar sangue come un samurai, lo spagnolo oggi si è ritrovato su tre ruote dopo soli 4 giri, mentre la Toro Rosso ha completato in una sola giornata più o meno il quantitativo di giri che Alonso ha percorso in tutti i test 2017.

Concludo ringraziando ancora Leo Turrini e tutti coloro i quali abbiano avuto il piacere di arrivare fin qui nella lettura. Per chi volesse seguire le mie cronache dal circuito ed il mio personale debutto nel paddock della Formula 1, vi rimando agli articoli che sto scrivendo come inviato per F1Sport.it.

Ps. Caro maestro, questo mio percorso è iniziato due anni fa grazie ad un tuo post chiamato “Chi vuol diventare il nuovo Colajanni?”. Oh, oggi il Cola l’ho incontrato davvero!