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Crack motore Ferrari, c’è la mano di TombazisLeo Turrini - 15 giugno 2022

La pulce nell’orecchio me l’aveva messa un amico che ha contribuito alla storia degli ultimi vent’anni di Formula Uno.
Costui, avendo letto la mia interpretazione dei crack del motore Ferrari (riassumo la mia tesi: stanno “tirando” troppo per reggere il livello Honda su Red Bull), costui, dicevo, mi ha invitato a riflettere.
Ma allora, mi ha chiesto, come mai si spacca la power unit pure su Alfa e Haas, che di sicuro non “forzano” per battere i Bibitari?
Ah, però.
In effetti, in avvio di stagione non era raro trovare sei motorizzati Ferrari in Top Ten.
Allora?
Ebbene.
Ebbene, il 16 maggio, a ridosso del Gran Premio di Barcellona, la Fia ha emanato una direttiva “chiarificatrice” sulla componente di biocarburante da utilizzare.
È tutta una roba complicatissima sullo evaporamento dell’etanolo e bla bla bla.
Da quel momento, le power unit Ferrari hanno iniziato a soffrire. Team clienti compresi.
Ve la spiego così come risulta dal documento.

Pre Barcelona:
Imbarcavano 120kg di benzina e 10% etanolo.
Evaporavano 6kg di etanolo.
Avevano in serbatoio 112kg con il 5% di Etanolo e +3% di potenza.
Ne usavano X e la FIA non sapeva perche non facevano questi controlli.

Post Barcelona:
Imbarchi 120kg di Benzina con 10% di etanolo. Non possono poi evaporare in gara.
Consumano 100kg
Devono tirare fuori 20kg di carburante dalla tanica altrimenti sono squalificati.
Giusto per augurare una buona notte a tutti, la direttiva Fia del 16 maggio reca una firma.
Nome e cognome.
Nikolas Tombazis.
Tanto, che te lo dico a fare? (Cit.)