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Cosa pensava Marchionne di RaikkonenLeo Turrini - 7 agosto 2018

Inizio a rispondere alle vostre domande. Mi sto divertendo molto. Grazie, non salterò quesiti, almeno spero.

@Timetravel. Sai, contrariamente a quanto taluni sostengono, Marchionne si era tenuto tutte le opzioni aperte per il 2019. Ti racconto questa: quando Vettel vinse in Canada, il presidente, ancora in discrete condizioni di salute, non rilasciò la consueta dichiarazione ufficiale. Disse: se la facessi dovrei anche rimproverare Kimi per la prestazione opaca e non lo voglio fare…
@TommyIceman. Vade retro Saragat! Ma in F1, come nella vita, never say never again.
@Alex80. Marchionne era notoriamente un accentratore, era un capo aspro con il quale non era semplice rapportarsi. Ora con Camilleri, che esplicitamente John Elkann ha indicato come capo azienda, le cose sono destinate a cambiare. Il tempo dirà se in meglio o in peggio.
@Davide Cappelli. Mi lego alla risposta appena data. Marchionne aveva, sul fronte F1, un carisma tutto suo, figlio di una storia personale irripetibile. Chi ne prende il posto parte svantaggiato, ma è anche vero che Camilleri, via Philip Morris, il mondo dei Gp lo conosce benissimo.
@Arcangelo. Troveremo la maniera, io sono sempre sommerso di impegni ma magari l’occasione capita, perché no?
@Pablo67. Dell’ingresso di nuovi costruttori sento parlare da tempo ma siamo sempre fermi al quartetto Ferrari/Mercedes/Renault/Honda. Bisogna vedere come si evolveranno le regole dopo il 2021 e inoltre va monitorato lo sviluppo della Formula E, visto che per ovvie ragioni i produttori di automobili Sono sensibilissimi al l’argomento.
@079Max. Caro amico, so bene che spesso a me vengono attribuiti poteri divinatori. Ma non sono Nostradamus. Io su Kimi mi comporterei come Marchionne, che lo ha confermato nel 2015, nel 2016 e nel 2017 (a dimostrazione che se ne intendeva, eh). Ora la decisione spetta ad altri, che hanno il diritto di scegliere come meglio credono.
@The Rocker 77. Non ho letto il testo del mio amico Donnini su Autosprint. Recupererò ma io non commento mai il lavoro di chi fa il mio mestiere. È una forma di rispetto e poi a giudicarci provvedono, ogni giorno, i lettori.
@StoriediF1. Intanto complimenti per la tua attività su Facebook. A Senna ho dedicato un libro e centinaia di articoli. Per quello che mi ricordo, l’errore a Montecarlo del 1988 Ayrton non se l’è perdonato mai. Lo considerava una macchia sulla sua carriera. Infatti dopo a Monaco vinse sempre lui…
@wwannaGruiikkk. Io credo che John Elkann, assumendo la presidenza Ferrari in un momento drammatico, abbia voluto sottolineare quanto la Dinastia alla Rossa ci tenga. Ma non potrà essere un presidente operativo. In prospettiva, ammesso non cambino gli attuali assetti azionari, a Maranello potrebbe arrivare Andrea Agnelli. O anche Lapo Elkann, perché no?
@ceeko F. Alfa Sauber è una delle grandi incognite del dopo Marchionne. Lui ci credeva tantissimo, vedi operazione Resta. Voleva il team al quarto posto dei costruttori entro fine 2020. Anche qui, bisogna capire le idee dei successori. Esempio: se vendono Alfa a un altro costruttore, chiaro che cambia tutta la prospettiva.
@anna M.Io reggo meglio il Lambrusco e Kimi regge meglio la vodka. Ma ti assicuro che siamo entrambi lucidissimi.
@GrandPrix4. Kimi aveva almeno 4 ipotesi extra Ferrari per il 2019, a fine primavera. Le ha lasciate cadere perché la sua priorità è quella di sempre.
@Bedroom8. I nuovi vertici Ferrari cercheranno la continuità (parlo dell’azienda) anche per rassicurare gli investitori, molto turbato dalla scomparsa di Marchionne. Sulla F1 conserveranno le posizioni “politiche”del predecessore.