custom logo
Bottas e avere 40 anni in menoLeo Turrini - 14 novembre 2019

Tanti sarebbero i ricordi da recuperare, a proposito del Brasile.
La prima vittoria di Prost in Rosso.
L’ultimo mondiale di Vettel nel 2012.
Raikkonen e Massa.
Schumi e una gru a bordo pista nel 2003.
Una bizzarra vittoria di Fisichella.
Ma stiamo al presente.
Inutile girarci attorno.
Dopo le esternazioni al cianuro di Verstappen, noto intellettuale prestato alla Formula Uno, insomma, anche chi finge indifferenza sotto sotto è ansioso di scoprire la prestazione della power unit del Cavallino.
Non è un giochino molto leale (cioè, io penso che la Ferrari non debba dimostrare nada, a maggior ragione ai Bibitari, di cui conosco mezzi e mezzucci) ma nell’era post moderna e post tutto funziona così e pace.
Mettiamola così, a prescindere dalle presunte esigenze di immagine: alla Ferrari gioverebbe ovviamente una vittoria, perché notoriamente vincere aiuta a vincere e Melbourne 2020 sta già dietro l’angolo, non a caso Toto Wolff ha scelto di starsene a casa e il personaggio ha sempre qualcosa in mente, eh.
Staremo a vedere.
Ps. Apprendo che Bottas ha annunciato di voler conquistare il titolo nel 2020. Ha ragione, anche io voglio avere quarant’anni in meno.