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Binotto, Vettel, Leclerc, Montanelli e PertiniLeo Turrini - 7 giugno 2020

Trent’anni fa, nel 1990, se ne andava Sandro Pertini, uno degli idoli della mia giovinezza.
Di lui, quando era Presidente della Repubblica, un grande ferrarista, Indro Montanelli, ebbe a scrivere: “Pertini dice sempre quello che pensa, ma non so se pensa sempre a quello che dice”.
Recentemente Mattia Binotto, il mio nuovo Pertini!, ha detto, più o meno, quanto segue.
Uno. Charles Leclerc ha tutto per diventare il pilota più forte di sempre.
Due. Carlos Sainz ha le qualità per vincere un giorno il campionato del mondo.
Tre. Se Vettel si accasasse in Mercedes ne sarei felice (in effetti, ma questo lo aggiungo io tra parentesi, manca giusto il quarto per fare una partitina a scopone scientifico con Allison, Sassi e Tortora, altri ex Rossi felicemente rivestitisi d’argento).
Quale di queste tre affermazioni vi stupisce di più?
In attesa di conoscere le vostre opinioni, vado a leggere un libro.
Di Indro Montanelli.