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Binotto tra Elkann l’assente, Todt e Schumi2Leo Turrini - 21 dicembre 2021

Naturalmente, non c’era.
Come a Natale del 2019, quando ancora ci si poteva vedere di persona.
Come a Natale del 2020, quando ci si trovò via video.
Stavolta, sempre su Zoom, idem con patate.
Ora, io sono il primo a riconoscere che calzare le scarpe di due giganti come LCDM e Marchionne non sia semplice.
Ma visto che ha voluto quel ruolo lì, il ruolo di presidente della Ferrari, possibile che John Elkann non si renda conto del valore, anche emozionale, di una comunicazione diretta con quello che dovrebbe essere il suo popolo?
Se teme il confronto con i predecessori (e mi taccio sul Drake, per carità di patria), lo capisco.
Ma JE sbaglia. Dovrebbe avere più coraggio. Il coraggio di aiutarci a comprendere che condivide la nostra sofferenza.
Detto tutto ciò, in Zoom c’era solo Binotto, assistito dalle slides in stile pensiero di Mao ben curate dal produttore esecutivo Luca Colajanni.
Anche se non tutti mi credono, io a Mattia voglio bene. Dovrebbe chiedere i diritti d’autore a Crozza, tanto per cominciare. A seguire, cambiare parrucchiere. Infine, augurarsi che l’orrendo Pinguino, alias Jean Todt, accetti le funzioni di vice presidente non esecutivo. Una mano il feroce francese gliela potrebbe dare, se ne ha voglia.
Sui contenuti espressi da Crozza, pardon Binotto, condivido abbastanza. Non tutto, ho detto abbastanza. Valutare da 7 l’ultima stagione lo trovo eccessivo (al massimo, 6 meno), mentre è razionale, anche se un po’ tardiva, la prudenza sul 2022.
Io alla storiella del “vincere e vinceremo” non ho mai creduto, faceva molto Duce e l’argomento non mi interessa.
Invece la parte su Mick è molto intrigante. Se Schumi2 non è un’arma di distrazione di massa, io ci sto.
Sotto le esternazioni di Binotto come le ho capite io, Che notoriamente capisco una mazza.
“Mick Schumacher sarà il nostro pilota di riserva per metà delle gare del 2022. Si alternerà con Antonio Giovinazzi, che sarà impegnato in Formula E ma che rivogliamo nei Gp dal 2023…”
“Il figlio di Michael è una soluzione solida per il nostro futuro. Sta crescendo, con la Haas ha fatto bene e migliorerà ancora…”
“Alla nostra coppia di piloti do’ 8 in pagella. Leclerc ha imparato a gestire meglio gare e gomme, con Sainz collabora, i due si spingono a vicenda. Lo spagnolo ha chiuso nei punti 20 gare su 22. È un uomo di carattere, ci piace. Ha ancora un anno di contratto, ne parleremo al momento opportuno”.
“Come squadra la nostra stagione è stata da 7. Lo so, non siamo mai stati competitivi per vincere. Ma avevamo fatto una scelta, in pratica non abbiamo sviluppato la macchina se non per qualcosa sul motore, ci siamo concentrati sul 2022…”
“Non siamo soddisfatti, non puoi esserlo se ti chiami Ferrari. Ma siamo progrediti in tutte le aree, siamo saliti sul podio tra i costruttori, è cresciuta la affidabilità, abbiamo ridotto il distacco sul giro nei confronti di Mercedes e Red Bull, è migliorata l’efficacia dei pit stop…”
“L’anno prossimo scopriremo in pista a che punto stiamo. Cambiano le regole, c’è una discontinuità. Noi abbiamo un programma e io mi aspetto sorprese ad inizio stagione, poi i più forti emergeranno. Sarà fondamentale avere una grande capacità’ di reazione, ci servirà il simulatore moderno che finalmente abbiamo a disposizione…”
“La vettura nuova la presenteremo tra il 16 e il 18 febbraio. Con i nuovi bio carburanti all’inizio tutti avranno una ventina di cavalli in meno ma per quanto più pesanti le monoposto su alcuni circuiti saranno già più veloci del 2021…”
“Io non abbasso l’asticella quando dico che non abbiamo l’obbligo di conquistare il titolo. Il primo passo è tornare a vincere delle gare. Sarei presuntuoso se proclamassi che batteremo Red Bull e Mercedes. Il 2022 è una opportunità non una condanna…”
“Ho fiducia nel nostro capitale umano. Negli ultimi due anni abbiamo ingaggiato 30 tecnici provenienti da altri team per colmare le nostre lacune. In squadra sono rappresentate 26 nazionalità, ci sono tante donne, ci immaginiamo come un modello di inclusivita’ e sostenibilità…”
“Sull’episodio che ad Abu Dhabi ha chiuso il mondiale penso che qualunque decisione avesse preso Michael Masi, l’arbitro, avrebbe scontentato qualcuno. Ora è stata istituita una commissione, noi ci fidiamo della Fia, che ha il compito di controllare e applicare regole certe per tutti. E ci fidiamo di Stefano Domenicali, la F1 deve restare uno sport che offre spettacolo, senza diventare il wrestling…”
“Di un ritorno tra noi di Jean Todt ripeto che è una speculazione, non ne so nulla ma la mia stima per lui è enorme…”
Buon Natale, caro Binotto. Abbiamo tutti bisogno di auguri. E l’amico Mattia pure un po’ di più.