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Bagnaia3 come un certo ValentinoLeo Turrini - 21 agosto 2022

Motomondiale, la parola al delirante Roli (tra parentesi: che ne direste di un mio podcast pre e post Gp?)

ROLI SCRIPSIT

A Zeltweg i fenomeni esistono.

Qualcuno si lamenta dell’assenza di uno o più piloti fenomenali in motogp invece oggi in Austria ne abbiamo visto almeno tre.
Pecco Bagnaia che vince la terza gara consecutiva, ultimo italiano a riuscirci un tale che di nome faceva Valentino e di cognome Rossi. Poi Fabio Quartararo che rompe l’egemonia Ducati e si prende il secondo gradino del podio e “last but not least” Achille-Aleix Espargaro che finisce sesto con i talloni fratturati.

Ci sarebbe stato anche Bastianini ma la rottura del cerchio anteriore l’ha tolto dalla tenzone anzitempo, nel frattempo il suo manager si aggirava per il paddock vestendo un giubbotto Pramac dando un preciso indizio sulla destinazione del Bestia.

Capiamoci, dal primo all’utimo presente in griglia ha poteri sovrannaturali che nessun utente a due ruote può minimamente avvicinare ma poi ci sono i fenomeni che alla fine vincono i Mondiali.

Quartararo resta il favorito avendo ancora più di 40 punti di vantaggio su Bagnaia, le Ducati volano su qualsiasi tracciato ma la Yamaha ha ancora la ciclistica più equilibrata….anche se la sa guidare uno solo.

Difficoltà per le Aprilia, coperta corta e gomme soft finite a metà gara mentre continua l’assenza totale delle Honda e il triste declino delle Suzuki in fase di ritiro a fine stagione.

Prossimo appuntamento a Misano, praticamente il giardino di casa Bagnaia, Bastianini, Marini e Bezzecchi, qui si decide la direzione finale del Campionato; riuscirà “El Diablo” a contenete la marea Ducatista?
Aprilia ritroverà la prestazione sul curvone del Carro?

Nell’attesa di sapere anche se Marquez tornerà a guidare una MotoGp prima della fine del Campionato registriamo l’introduzione della sprint race in tutte le gare 2023…e le due cose, secondo me, non sono slegate.