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Arrivabene alla Juve, Vettel al BayernLeo Turrini - 2 ottobre 2018

Arrivabene alla Juventus?
Allora Vettel va al Bayern Monaco.
E Binotto passa alla sua (e mia) Inter…
Naturalmente io non cosa cosa abbia in testa Andrea Agnelli. Conosco benissimo il suo feeling con il team principal della Signora in Rosso. Tra l’altro, il giovanissimo AA fece le prime esperienze professionali agli ordini di Iron Mauri, chez Philip Morris area sponsor Ferrari.
Non per niente Arrivabene è membro del CdA bianconero da quando Agnelli è il numero uno della società.
Facciano quindi quello che gli pare, ci mancherebbe. Di sicuro, faccio qui una rivelazione della quale mi assumo ogni responsabilità, Maurizio darebbe due dei sette scudetti juventini in cambio di un mondiale Ferrari.
Lui smentirà e io alla Salvini me ne frego e confermo, perché non ho dubbi su quale sia la priorità passionale, per l’uomo.
Faccio questo discorso, che estendo alle ipotesi Vettel al Bayern e Binotto all’Inter (così Icardi e Wanda Nara la smettono di comprare le Lamborghini) perché mi sta a cuore esprimere una convinzione che immagino impopolare (ma è troppo comodo e non da Leo Turrini mettersi dove tira il vento, eh).
Io sono per la stabilità.
La considero, anche sulla base delle mie esperienze di cronista, un valore fondamentale.
La Ferrari dei ribaltoni permanenti non ha mai combinato una mazza.
La Ferrari che rispettava e proteggeva il lavoro dei suoi uomini (vedi staff tra 1997 e 2008) fu dominante.
Nel profondo della mia ignoranza, non è possibile che fino al sabato sera di Monza a Maranello fossero tutti (Arrivabene, Binotto, Vettel, Kimi, eccetera) fenomeni e un mese dopo siano tutti imbecilli.
Non erano eroi allora. Non sono cretini oggi.
Nel mio schema ideale, anche da questa stagione c’è da imparare. Non la considero un fallimento. Così competitiva nei confronti di Mercedes la Ferrari non lo era da anni. Poi perdere dispiace e tanto, al calare dell’autunno qualcosa si inceppa e non va bene, ci sono cose da correggere e modifiche da apportare ma io tutto questo catastrofismo non lo condivido.
Forse perché ho visto di peggio, di molto peggio.
Quindi Arrivabene e Binotto hanno un grande lavoro da completare assieme e debbono far sentire e capire a Vettel che, lui, Seb, rimane la chiesa al centro del villaggio Rosso, perché dire che Hamilton è fortissimo mica significa che il tedesco è scarso.
Se non ne sono capaci (ma ne sono capaci), beh, se ne vadano pure alla Juve, al Bayern e all’Inter.
Tanto, noi abbiamo Leclerc (se non va al PSG con Buffon).