custom logo
A proposito di Giovinazzi (e di Kubica)Leo Turrini - 20 settembre 2019
  1. Brevi riflessioni aspettando la pole di Sing Sing.
    Non so se Antonio Giovinazzi riuscirà a salvare il volante in Alfa.
    Ci sono in ballo dinamiche che non necessariamente attengono ad una corretta valutazione del pilota.
    A me pare che Gio sia stato non di rado penalizzato da un pregiudizio.
    Mi spiego.
    Quanti pensavano, da bravi incompetenti, che Raikkonen fosse sul carrello dei bolliti, beh, scoprendo che il ragazzo italiano perdeva il duello con il Vecchio Zio, ecco, sono stati costretti a dedurre che evidentemente il pugliese tanto bravo non poteva essere.
    Mentre invece razionalità vorrebbe che si arrivasse ad una diversa conclusione.
    In breve: c’è in giro un quarantenne che a Spa (a Spa!) mette L’Alfa (l’Alfa!) in terza fila, se non ricordo male. In quarta, se non contiamo la retrocessione della Renault.
    Se ne ricava che se KR7 è la pietra di paragone allora Giovinazzi merita una valutazione meno drastica.
    Io penso che la Ferrari bene farebbe a convincere i cugini svizzeri a non cambiare line up nell’anno che verrà.
    Un pensiero anche per Kubica.
    Voglio bene a Robert.
    C’ero quando era uno dei migliori driver in circolazione.
    Avevo visto il pre accordo tra lui e Maranello. E ne ero contento.
    Il destino ha voluto diversamente.
    Credo che Robert abbia fatto bene a seguire il suo istinto, che gli raccomandava di tornare in F1 a qualunque costo.
    La povertà tecnologica della Williams non mi permette di apprezzare la consistenza del suo recupero agonistico.
    Ma la sua, a prescindere dall’epilogo, rimane una bellissima storia.