Hernandez – Leao, la corsia di sinistra ad alta velocità del Milan funziona. Assist in un corridoio di 30 metri del francese per il portoghese, che mette sui piedi di Ibra dopo due minuti per il gol del vantaggio. Favore restituito da Leao per Theo che raddoppia in avvio di ripresa. Il 19 rossonero si toglie anche la soddisfazione della doppietta su rigore che lui stesso si procura al quarto d’ora della ripresa per parata del difensore sulla linea di porta. Certo, Leao a volte si perde in dribbling inutili, Hernandez deve migliorare la fase difensiva, ma quando la palla arriva sulla corsia sinistra per gli avversari sono guai.
Partita a senso unico a Venezia. Già la trasferta in Laguna non si presentava proibitiva. Inoltre il gol segnato dopo due minuti ha creato una falla irreparabile bello scafo veneziano. La squadra di Zanetti è rimasta in partita nei primi 45 minuti, più per pigrizia rossonera che per meriti propri.
La prima parata di Maignan, su tiro da lontano, arriva al minuto 70. A parte Ibra, statico e poco motivato avendo trovato il gol in apertura, bene tutti gli altri. Mi è piaciuto anche Florenzi, sempre attento e propositivo. Seppur senza dover confrontarsi contro Ronaldo o Messi, si sono mossi bene i due centrali Kalulu e Gabbia. Tonali si è calato nel ruolo di leader facendo girare il centrocampo, oggi con Bakayoko. Diaz ha bisogno di più benzina perché non strappa come a inizio campionato. Si è anche rivisto Rebic, inserito nel quarto d’ora finale.
Ora che l’arco di Pioli dispone di molte più frecce il Milan gira meglio. La vittoria a Venezia è stata apparentemente facile ma non dimentichiamo che i lagunari avevano fermato, pareggiando, la Juve e battuto la Roma. Che sia stata anche quella volta colpa dell’arbitraggio?!