La trasferta a Praga è stata poco più che una gita. Pioli sostituisce praticamente tutti i giocatori. Il gioco però non cambia. Gli schemi del tecnico sono ben chiari a tutti e così, cambiando gli interpreti, il risultato non varia.
Certo, gli avversari sono di livello modesto e anche la qualità delle nostre trame di gioco non proprio analoghe a quelle dei giocatori più esperti. I movimenti, le idee e il gioco però ci sono. Dalot e Hauge sulla sinistra lavorano bene. Proprio dal passaggio del portoghese al norvegese porta al gol partita. Hauge entra in area da sinistra, salta un avversario e conclude sul palo lontano. Trama già vista e molto efficace che diventa marchio di fabbrica.
I centrali, Kalulu e Duarte, sono sempre ben posizionati e, anche per la pochezza offensiva dei Cechi, Tatalusanu resta pressoché inoperoso. Mi sarei aspettato di più da Conti che avrebbe potuto spingere maggiormente. Castillejo è partito largo da destra svariando su tutto il fronte offensivo, facendo un po’ il regista avanzato. Quello arretrato, Tonali, ha giocato una partita e ordinata. Uno dei migliori in campo seppur senza brillare.
Nessun rossonero comunque ha brillato più degli altri. Quello che è emerso anche questa sera è stato il gioco d’insieme. Lo spirito di squadra che accomuna tutti i giocatori della rosa.
Il girone di qualificazione è terminato con quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta. Il Lille, ammirato nell’exploit a San Siro, è stato però sconfitto dal Celtic permettendoci di terminare al primo posto nel girone.