Mi limito a commentare la trasferta di questa sera. Per i bilanci, conferme e rivoluzioni ci sarà tempo. La premessa della partita a Ferrara è che non si sarebbe dovuti arrivare all’ultima giornata dovendo dipendere dai risultati degli altri.
Il Milan ha pensato solo alla propria partita vincendola. La squadra ha dimostrato di saper giocare a pallone e approcciare le partite. Al 25mo la gara era virtualmente chiusa con un doppio vantaggio arrivato grazie agli inserimenti dei centrocampisti. Calhanoglu e Kessie gli autori dei gol del doppio vantaggio.
Del Milan non mi fido, mi ha scritto l’editore, e ha avuto ragione. La Spal ha accorciato le distanze su calcio piazzato causato da fallo di Abate, per la seconda domenica consecutiva titolare e nuovamente tutt’altro che perfetto. Il gol spallino ha portato a galla le paure dei milanisti che hanno letteralmente smesso di giocare. La Spal non ha creato nulla sino all’intervallo ma è tornata in campo con il giusto piglio continuando a spingere. Da due cross da sinistra sono arrivate due occasioni fotocopia, entrambe sulla testa di Fares. Nella prima l’algerino ha schiacciato a terra mangiandosi letteralmente il pareggio, nella seconda invece ha colpito. In entrambe Abate assente e Suso, suo l’uomo, hanno più che una responsabilità.
In svantaggio Gattuso ha messo in campo Cutrone e un minuto dopo è arrivato il rigore per fallo su Piatek. Kessie ha riportato il Milan in vantaggio e questi ha nuovamente smesso di giocare. Non solo. Ha avuto l’occasione per chiuderla con il passare dei minuti ma in nessuna delle tre ripartenze, l’ultima 5 contro 3, è riuscito a concludere. Badate, non dico segnare, parlo di tirare in porta.
Questi sono limiti che ci si porta dietro dalla prima giornata, così come l’incapacità di essere efficaci su calci d’angolo e punizioni indirette, che sono imputabili a Gattuso e il suo staff.
Non sappiamo chi verrà confermato o partirà durante l’estate. Ne parleremo nei prossimi giorni analizzando stagione. Tutti hanno fatto qualcosa di buono e di meno buono. Leonardo ha portato Paquetà ma è inciampato in Higuain, Gattuso ha fatto giocare male la squadra ma ha avuto un’infinità di giocatori indisponibili. Certamente si dirà che abbiamo lottato per entrare in Champions sino agli ultimi minuti, che abbiamo fatto più punti dello scorso anno. Però in fondo la stagione della Serie A quest’anno è stata peggiore di quella precedente, con una quota Champions a 72 punti. Un Milan migliore con una serie A più “lenta” non è bastato. Proseguire per crescere ancora o cambiare dando ancora segnali di instabilità?