Il Sassuolo parte molto bene pressando a tutto campo e facendo girare la palla velocemente. È una partita dal 100 km/h con le due squadre che dimostrano di essere in forma. Il Milan ci mette qualche minuto a trovare le misure. Un tiro di Berardi rallentato da Romagnoli e bloccato a terra da Gigio l’unica occasione per gli emiliani. Dopo il quarto d’ora il Milan alza la pressione e inizia a costruire trame interessanti. Il Sassuolo perde palla in uscita, Ibra smista e si propone in area colpendo in tutto il bel cross di Calhanoglu. Vantaggio Milan e pace fatta tra lo svedese e il Mister. La squadra gioca bene e senza paura. Forse a volte un lancio lungo non sarebbe sbagliato. Locatelli, in dimenticato ex, è ispirato così come Berardi, che con il Milan si sveglia sempre.
Pioli deve ridisegnare la difesa: dopo che Calabria ha sostituito Conti (meno male vista la forma attuale) perde anche Romagnoli al quale subentra Gabbia a comporre l’inedita coppia centrale con Kjaer. Fascia di capitano a Gigio che festeggia le 200 presenze. Sarebbe bello riuscirlo fare senza prendere gol ma post lockdown la porta inviolata in Serie A è utopia.
Ci pensa l’arbitro a riportare il risultato in pareggio. Calhanoglu salta in area appoggiandosi regolarmente all’avversario. Non aumenta il volume del corpo ma, chiudendo gli occhi, non si rende conto che la palla gli arriva sulle braccia e non sulla faccia. Non avesse preso il braccio avrebbe colpito il petto, così come se avesse avuto le braccia larghe. Dietro la schiena impossibile! Con le stupide regole di quest’anno rigore indiscutibile.
A proposito di falli di mano io riproporrei il fallo a due in area nei casi meno gravi o influenti. Poi le regole le facciano le persone preposte, ma in modo chiaro e non interpretabile. In ogni caso il pareggio non scompone il Milan e anzi, succede qualcosa d’incredibile: segnano su ripartenza! Mai successo in stagione. Calhanoglu porta palla in un tre contro tre. Rebic, uno dei migliori, fa il movimento giusto allargandosi e portando via un avversario. Il turco vede un corridoio per Ibra che, davanti al portiere non sbaglia.
Si va al riposo in vantaggio e con l’uomo in più per secondo giallo a Bourabia, reo di una seconda entrata in ritardo con l’avversario che protegge la palla. Ibra nel primo caso e Rebic nel secondo. Le novità in difesa si completano al rientro in campo quando Laxalt prende il posto di Hernandez per scelta tecnica sicuramente coraggiosa dettata forse dal far prendere confidenza in vista dell’Atalanta.
Il Milan tiene in mano saldamente il gioco facendo correre il Sassuolo è tentando di addormentare la partita. Gli attaccanti ogni tanto sono leziosi. Le potenziali occasioni fioccano. Rebic è Ibra arrivano a pochi centimetri dalla giocata vincente. Bennacer prende il giallo per fallo, veniale, su Locatelli che non fa nulla per minimizzare. Il regista non ci sarà con l’Atalanta e con lui vedrà la partita dalla tribuna Hernandez.
Il Milan alza la pressione mettendo in difficoltà il Sassuolo costretto spesso ai lanci lunghi. Bennacer prende il palo concludendo un recupero alto e una serie di passaggi che lo liberano al tiro. Pioli inserisce Biglia e Bonaventura per Bennacer ammonito e Calhanoglu stanco. Jack si mangia due volte il gol per chiudere la partita dopo che Consigli gli respinge sui piedi la conclusione di Kessie. Il Sassuolo prova solamente a rimanere in partita mentre il Milan continua nel possesso senza però riuscire a trovare il gol del ko. Ma il Milan è poco incisivo scegliendo di tenere palla e congelare la gara. Nonostante il caldo di Reggio Emilia il piano va in porto e arriva la vittoria su un campo difficile con una squadra che, non dimentichiamo, ha creato più di un grattacapo a Juventus & co.
Il successo del collettivo viene premiato con la notizia della probabile permanenza di Rangnick in Germania e la conferma per Pioli e probabilmente molti giocatori della rosa e dirigenza. Certo, le prestazioni dalla ripartenza parlano chiaro: il Milan sarebbe in piena corsa per lo scudetto. C’è una grossa variabile: il pubblico. L’assenza di persone allo stadio toglie pressione ai giocatori con meno carattere, magari per gioventù. Il progetto Pioli, altri due anni di contratto, dovrebbe includere la conferma di Ibra che continuerà ad essere allenatore in campo e secondo in panchina. Vedremo se la poca pausa estiva permetterà di non dimenticare la mentalità vincente di questo periodo.