Adesso Pioli per l’ennesima volta ci racconterà che abbiamo espresso poca qualità, che abbiamo sbagliato tecnicamente. Ennesimo stop contro una squadra piccola che racconta come questa squadra prenda gli appuntamenti “facili” sottogamba.
Dopo cinque minuti la partita si era messa sui binari giusti grazie al gol di Messias trovato in un corridoio da Hernandez. L’azione ha messo in evidenzia della pochezza della Salernitana che ci ha messo tanto carattere. L’aspetto emotivo è proprio quello che invece è mancato al Milan. I due gol dei campani sono arrivati a causa di due errori individuali. Il primo di Maignan che sbaglia i tempi di uscita su una palla che, a onor del vero, il portiere cerca di intercettare poiché gli attaccanti granata erano in netta superiorità numerica. Poi Tomori, questa sera uno dei peggiori in campo. Il rientro forse è stato un attimo affrettato anche perché Kalulu non stava mal figurando. Bennacer è stato uno dei più imprecisi ma anche Tonali si è spesso arreso alla grinta dei centrocampisti avversari. In una partita tutta forcing è determinazione Diaz è stato spazzato. Il Milan è stato poco lucido è ha sbagliato troppo. Il copione scritto da Pioli era lancio lungo sopra i centrali. Ebbene, lo schema ha portato zero tiri in porta. Saranno solo cinque quelli nello specchio dei rossoneri, pari a quelli dell’ultima in classifica. E per fortuna che Rebic ha trovato il gol con tiro da lontano a 10 dalla fine altrimenti sarebbe arrivata la sconfitta. Il pareggio è equivalente e vanifica le due giornate precedenti. Continuiamo a non avere le coppe ma a breve non le avrà neanche l’Inter che le partite con le piccole non le sbaglia. Che Pioli rifletta perché aveva chiesto attenzione e atteggiamento ma ancora una volta è rimasto inascoltato.