Ibrahimovic croce e delizia a Parma. La trasferta presentava veramente poche insidie. La squadra con il maggior rendimento in trasferta contro quella con il cammino casalingo.
Pioli schiera Kalulu sulla destra lasciando Saelemaekers nella sua posizione naturale, esterno alto. La partita si mette subito sui binari giusti. All’8º Ibrahimovic finta al limite dell’area e palla morbida per Rebic. Controllo a smarcarsi di Ante che sfonda l’incrocio dei pali.
La partita non è bella. Il Milan non ha la determinazione per chiuderla mentre al Parma mancano le idee. Come spesso accade i rossoneri si annebbiano quando devono ripartire. Tanti i passaggi e le scelte sbagliate in ripartenza. Anche in superiorità numerica non si arriva alla conclusione. In compenso prima della pausa arriva il raddoppio. Ancora Ibra che ispira, questa volta Hernandez. Palla dentro per Kessie che infila Sepe.
La ripresa inizia con un solo sussulto del Parma. Donnarumma para. La partita è in ghiaccio. Il Parma è inerme e il Milan in controllo.
Poi, a 30 minuti dalla fine, Ibra dice qualcosa a Maresca che lo espelle. Arbitro protagonista? Forse. Ibra stupido? Sicuramente. Con la sua esperienza e carisma non è accettabile un comportamento di questo tipo. Anche se il cartellino fosse un’esagerazione di Maresca, che non sarebbe al primo episodio da primadonna, il professionista deve avere intelligenza e carattere per capire la situazione e stare zitto.
Il Milan peraltro subisce la rete di Gagliolo sei minuti dopo. Il Parma moltiplica gli sforzi mentre al Milan affiora tutta la stanchezza della stagione. Pioli si arrocca inserendo Dalot, Gabbia, Meïte e Krunic. Linea difensiva a cinque con tre centrocampisti schiacciatissimi. Il Parma butta palloni in area e calcia qualche volta in modo maldestro. Servirebbe Mandzukic per tenere qualche pallone o Leao per le ripartenze. Il portoghese però non garantisce la grinta necessaria e Pioli lo manda in campo a sei minuti dalla fine. In una ripartenza in campo aperto Rafael la chiude a un minuto dal termine dei cinque concessi da Maresca. Sofferenza finita e tre punti tanto d’oro quanto scontati.