Partita apparentemente semplice quella con il Venezia che ha invitato Pioli al turnover. Difesa ridisegnata con Kalulu e Ballo Touré a spingere sulle fasce mentre Gabbia torna titolare con Romagnoli. I due esterni partono a 100 all’ora, come tutto il Milan. Pressing a tutto campo e Venezia rinchiuso nella metà campo.
Mancano Ibra e Giroud e così si gioca palla a terra cercando linee difficili per l’alta densità dei lagunari.
Tonali e Bennacer muovono la palla a centrocampo ma davanti si muovono poco senza palla e così non si è mai pericolosi. La differenza tecnica è notevole. Leao e Diaz saltano spesso gli avversari che però si aiutano raddoppiando e triplicando. Il primo tempo si chiude con oltre il 70% di possesso ma zero tiri.
Il secondo tempo inizia con la stessa trama: possesso palla sterile. Passano i minuti e sale l’ansia (almeno in noi tifosi).
C’è la consapevolezza che per segnare non ci vuole un’impresa contro questa squadra neopromossa e ancora poco avvezza alla massima serie.
A 30 dalla fine Pioli aumenta la qualità: dentro Tomori per Gabbia, buona la sua partita contro avversari modesti, Hernandez per Touré, ordinato ma timido, e Saelemaekers per lo spaesato Florenzi. Proprio il belga diventa determinante. Crea superiorità ma poi concretizza. Succede al minuto 68 quando la palla viene ceduta a Bennacer che finalmente osa. Cambio sul secondo palo per Hernandez che al volo mette la palla sulla riga di porta per Diaz. Vantaggio al primo vero affondo. Il Venezia prova a reagire alzando la pressione senza creare preoccupazioni.
Messa la partita sui binari giusti Pioli regala 20 minuti per l’esordio a Pellegri. Sono bastati per constatare tristemente quanto sia in ritardo nella preparazione. Ancora Saelemaekers fa però la differenza. Dopo aver aperto in due il centrocampo veneziano serve a Hernandez la palla del raddoppio. Partita chiusa e ultimo sussulto quando Maenpaa para la conclusione di Saelemaekers che avrebbe meritatamente suggellato un’ottima prestazione.
Rispetto allo scorso anno il passo avanti è importante. Oggi si riescono a portare a casa anche questa partite rognose. Ci vorrebbero Ibra e Giroud per farlo più serenamente ma va bene così.