Una brutta partita Milan – Torino. Quattro tiri in porta totali e 40 falli raccontano di un gioco fisico, spezzettato e un match consumato a centrocampo. Juric aveva detto che il Mioan poteva segnare in qualsiasi modo, su calcio da fermo ad esempio. Così è stato al quarto d’ora con spiazzata di testa da corner per tapin di Giroud, terzo gol consecutivo in casa.
Partita sofferta giocata con grande attenzione in fase difensiva.
Le seconde palle sono tutte Granata. Il Milan rinuncia a costruire basso per evitare di rischiare con il pressing a tutto campo del Toro. Lanci lunghi per il 9 francese o Leao. I due provano a spiazzare a vicenda. Si mettono affiancati, poi in verticale. Più vicini. Più lontani. Il risultato è sempre lo stesso: o vengono anticipato o sulla spiazzata la prende un difensore Granata.
Kessie fisicamente tiene botta, Tonali in serata no cresce con il passare dei minuti e, quando pare aver trovato le misure, Pioli lo toglie. Ah, era il 65º quindi più che giustificata la sostituzione. Peraltro Bakayoko e Bennacer alzano il livello a centrocampo. Il piccolo algerino si pianta con i piedi al terreno e non sbaglia mai. Intercetta palloni e subisce falli. A lui la palla non si porta via. Non riesce a fare la differenza Saelemaekers, fermato con le buone o con le cattive. Stessa sorte per Leao. Insomma, un Milan poco brillante e una partita sofferta. La cosa più importante però era la vittoria. Obiettivo arrivato e testa della classifica in attesa del Napoli. A prescindere dal risultato dei partenopei, guardando in casa nostra, 9 vittorie su 10 con pareggio a Torino con la Juve. Ora arrivano tre match che ci daranno ulteriori risposte. Roma e Inter in campionato intramezzate dal fastidio con il Porto.