Nel pomeriggio l’Inter contro la Lazio ha inserito, nelle proprie sostituzioni, Young, Sensi, Brozovic e Sanchez. Noi questa sera, causa la fatica dopo la maratona di giovedì sera compreso mancato rientro la sera stessa, siamo partiti con giocatori non all’altezza. Delle seconde linee che non sono all’altezza. E non parlo di esperimenti o giocatori che si devono ambientare. Salvo Colombo perché giovane ma faccio cadere dalla torre Krunic e Leao. Il primo non fa sentire la propria presenza in campo. Non dico debba essere come Kessie ma almeno come Kucka! Il secondo proprio mi indispone. Se con l’arrivo di Ibra lui sarebbe dovuto esplodere in tutto il suo talento e invece sì è fatto superare abissalmente nella gerarchia da Rebic un motivo ci sarà. Giovedì sera, mentre tutti erano tesi, lui rideva. Oggi sudava correndo a vuoto, specie nei primi 44 minuti. Qualche palla recuperata in fase difensiva e zero volte l’avversario saltato nell’uno contro uno.
La stanchezza è parsa evidente in Saelamaekers mentre hanno tenuto bene i quattro della difesa. Questa sarebbe dovuta essere l’ultima senza Romagnoli e allora mi chiedo come mai tutta questa ansia per il centrale difensivo, peraltro con una difesa ancora imbattuta in campionato, piuttosto che puntare su un centroavanti da alternare a Ibra.
I primi 45 minuti sono alla naftalina con pochissime emozioni. Lo Spezia è una neo promossa emozionata e il baby Milan poca roba. Si mette in mostra Diaz che, seppur ogni tanto tenga troppo la palla, riesce con i suoi strappi a creare occasioni pericolose. Specie quando parte tra le linee. Subisce parecchi falli e zavorra di due gialli gli avversari. Purtroppo predica nel deserto. Tonali è ancora sottotono e Colombo fuori dagli schemi.
Nella ripresa Pioli lo toglie a favore di Calhanoglu con Leao a fare la punta. Cambia la partita. Il turco dialoga con Diaz in un paio di occasioni. I due con la palla sanno cosa fare. Poi poco prima del quarto d’ora mette in mezzo in punizione perfetta che Leao devia in rete. Il gol non cambia la mia idea sul portoghese. Fuori Tonali e Krunic, entrambi non sufficienti, per il duo titolare Kessie e Bennacer. Adesso il livello si alza a beneficio della fluidità di gioco. Dieci minuti dopo esordio per Hauge al posto di Diaz, comprensibilmente stanco. A chiudere la pratica è Theo Hernandez che recupera palla a centrocampo, accelera sino al limite e piazza l’incrociato a fil di palo. Meno male perché, seppur lo Spezia sia impalpabile in fase offensiva, con il risultato in bilico non si sa mai. Il doppio vantaggio fa ritrovare un pizzico d’energia. Saelamaekers va via sulla destra, mette il cross, Kessie fa da assistman di testa e Leao mette la suola sottoporta per il tris. Due minuti dopo la prima azione in contropiede conclusa con tiro nello specchio degli ultimi 18 mesi! Anche queste sono notizie positive.
Di fatto possiamo giocare anche con Tonali e Krunic a centrocampo o Leao in avanti. Ma non tutti insieme, non almeno in questo momento. Certo, la priorità era la trasferta in Portogallo e Pioli ha fatto più che bene a dare la possibilità alle seconde linee. Per fortuna un tempo è stato sufficiente a superare lo Spezia.
Ora arriva la pausa e poi il derby quando avremo bisogno di Ibra, Rebic e Romagnoli.