Dopo tre prestazioni brillanti il Milan si appanna contro il Parma. È arrivata una vittoria che, seppur rotonda nel risultato, è stata tutt’altro che agevole.
I primi 45 minuti sono stati il medesimo spartito suonato a Ferrara. Rispetto alla Spal il Parma non ha avuto il colpo di Floccari ma il vantaggio di 1 a 0 all’intervallo ha lasciato delle ombre.
Non ingannino i 15 tiri a 4 della prima frazione di gioco. Le conclusioni sono state poco pericolose.
Il gol del Parma ha ricordato quello di Mertens a Napoli. Inserimento di Grassi seguito tardivamente da Biglia con Donnarumma che legge male il tiro di prima di Kurtic che segna.
Biglia, messo in campo da Pioli per far rifiatare Bennacer, ha giocato meno male del previsto ma la sua lentezza è disarmante. Bennacer un altro pianeta.
Luci e ombre anche su Ibrahimovic, rimasto in campo 90 minuti. Nessuno discute la leadership e la carica che può trasmettere ai compagni. Nessun dubbio neanche alla capacità di proteggere la palla però gli anni si fanno sentire. Spesso in fuorigioco lo svedese passeggia per il campo. Fenomenale quando viene servito sui piedi è in difficoltà quando deve muoversi più di un passo. Penso sarebbe assurdo puntare ancora su di lui per la prossima stagione. Mi spiego. Per carattere difficilmente accetterebbe di stare in panchina, ma anche se lo facesse, sarebbe assurdo pagare 6 milioni un rincalzo.
Altro giocatore sul quale riflettere è Leao. Pioli ha detto che il vero Leao lo vedremo il prossimo anno. Per ora è troppo discontinuo. Dopo una buona prestazione, quando gli viene data fiducia, fallisce. Questa sera ha perso una marea di palloni senza mai pungere.
Nella ripresa Kessie ha rimesso la partita sui binari giusti grazie a un missile da fuori area. Poco dopo Romagnoli ha raddoppiato di testa su cross da punizione, una situazione poco sfruttata nella stagione.
Prima della tranquillità il Milan però ha avuto un momento di poca lucidità nel quale ha rischiato. Kuluseski ha colpito la traversa grazie alla deviazione di san Kjaer, che ha celebrato il rinnovo. Inglese ha compiuto un errore clamoroso a tu per tu con Donnarumma. A quel punto, dopo le due chance sprecate, è arrivato il terzo sigillo, quello della tranquillità. Gol ancora su tiro da fuori, per l’occasione di Calhanoglu. Raddrizzata in parte la statistica dei gol su tiro da fuori. In generali chi conclude è poco preciso ma questa sera, su 27 tiri, due sono entrati.
La vittoria ha permesso di raggiungere il Napoli, fermato sul pareggio a Bologna. Ottimo il rendimento post COVID grazie alla forma di molti giocatori. Su tutti Bennacer, Kessie e Calhanoglu. Quando il centrocampo fa la differenza i risultati arrivano e anche i gol, tre in media per partita dalla ripresa.
Ora arriva il Bologna, una partita solo apparentemente facile, chiedere a Inter e Napoli