Una vittoria tanto importante quanto sofferta quella casalinga con il Genoa. Ballardini ha sicuramente fatto svoltare il Grifone ma il Milan ha fatto comunque troppa fatica, come sempre succede a San Siro. Dopo sette turni è tornata la vittoria.
Orfano di Ibrahimovic squalificato Pioli manda in campo Leao. Il portoghese non è stato servito nel modo a lui più congeniale ma ha toccato pochi palloni, ha corso a vuoto e non è stato lucido nelle occasioni avute. Direi che il tempo della pazienza è terminata e con lui possono partire gli altri pretenziosi. Sul vantaggio di 2 a 1, a cinque dalla fine, Donnarumma fa un’uscita sbagliata. Non chiama palla e la perde. Kjaer e Tomori respingono sulla linea la doppia conclusione Rossoblu consegnandoci la vittoria. Non si discute la qualità del nostro portiere ma ogni errore ci ricorda quanto sia sostituibile da altri validi e meno esosi numeri uno.
La partita era iniziata le migliore dei modi. Una manciata di minuti e vantaggio di Rebic, bravo a battere di prima su respinta da corner. Il croato non fa sfaceli però corre e si impegna. Come lui Mandzukic che subentra a 30 dalla fine ma corre più che Leao in 60 minuti.
Destro segna ancora, riportando il Genoa sul pari. Ancora su corner sfuggendo a Tomori, grave il suo errore. Il Milan fa la partita ma è efficace a tratti. Tanti gli errori con un’impennata entrati nei 40 metri avversari. Il gol vittoria arriva ancora su corner ed è un’auto rete di Scamacca. Il centravanti del Genoa sbaglia nel girarsi di spalle ed è sfortunato nella deviazione. A me comunque è piaciuto e, se possibile, lo porterei a Milano a giugno.
Sono arrivati tre punti, quello era l’importante. Ora mettiamoci comodi e speriamo in tanti pareggi…